Afghanistan: 7.000 ore di volo per i Mangusta

L'impegno è costantemente in aumento per far fronte alle crescenti necessità del Regional Command West

La componente EES (Elicotteri da Esplorazione e Scorta) dell’Aviazione dell’Esercito, con gli A129 MANGUSTA, ha iniziato ad operare in Afghanistan nel Giugno del 2007, intraprendendo l'avventura più difficile della sua storia, con condizioni limite all'ordine del giorno, volando con temperature estreme e vertiginose altitudini di pressione.
Dai primi rischieramenti sulla piazza del mercato di Qal’Eh-Ye Now che, all'occorrenza, diveniva una pista di decollo, al sempre più affollato aeroporto di Herat, in cinque anni gli A129 Mangusta hanno superato le 7.000 ore di volo.
 
Assetto fondamentale e strumento flessibile da impiegare quale forza di manovra a supporto delle unità terrestri, il Mangusta ha garantito la sicurezza dei  reparti delle Forze Armate italiane che si sono succeduti nel teatro operativo afghano.
L'impegno profuso è costantemente in aumento per far fronte alle crescenti necessità del Regional Command West, in un periodo importante e delicato quale quello della Transizione, che vede le Forze di Sicurezza afghane sempre più protagoniste e garanti della legalità in Afghanistan.