Buonasera e benvenuti a nome di
tutta la nostra famiglia e del gruppo Lunelli qui a Villa Margon.
Grazie, grazie di cuore per aver accolto il nostro invito.
Molti di voi ci conoscono soprattutto per le bollicine Ferrari, ma
oggi vogliamo parlare di grappa, anzi di Grappa Segnana!
Siamo qui infatti per celebrare centocinquanta anni di storia di
un'azienda, un secolo e mezzo di attività, poiché la Distilleria
Segnana è nata, e poi vi racconterò come, nel 1860.
Centocinquant'anni di vita sono tanti, è un traguardo importante.
Forse non possiamo dire che Segnana sia la distilleria più vecchia
d'Italia, in compenso, come osserva con la sua molto femminile
arguzia mia cugina Camilla, possiamo dire che la Distilleria
Segnana è più vecchia dell'Italia, dell'Italia unita, s'intende.
Che fu tale nel 1861 e i centocinquant'anni dell'Italia unita si
festeggeranno, infatti, nel 2011.
La Segnana fa parte della storia del Trentino. Nacque quando la
nostra terra era una lontana provincia dell'Impero Austro-Ungarico
e tutto iniziò appunto quando Paolo Segnana ottenne dalla
Gendarmeria una licenza per distillare.
Era il 1860, un anno di straordinaria rilevanza storica. È,
infatti, nel 1860 che Garibaldi, con i suoi Mille, strappò il
meridione ai Borboni consegnandolo a Vittorio Emanuele II e
portando quasi a compimento il processo di unificazione.
Nello stesso anno in America Abraham Lincoln, colui che nel suo
programma aveva l'abolizione della schiavitù, si candidava per
l'elezione a Presidente degli Stati Uniti.
Nel 1860 Grappa era una parola che non era ancora entrata nel
vocabolario della lingua italiana, vi entrò verso il 1876, ciò che
oggi è grappa si definiva con voci dialettali diverse da provincia
a provincia.
Qui in Trentino era sgnàpa e non c'era un contadino con un po' di
vite che non se la facesse in casa, quindi in modo clandestino, con
tutte le conseguenze e i pericoli del caso.
Si dice che l'unico, in ogni paese delle valli, a non distillare
fosse il parroco perché doveva vigilare e suonare le campane nel
caso arrivassero i gendarmi!
Dunque, mentre l'Italia si avviava verso l'unità e in America si
faceva il primo passo verso la fine della schiavitù, a Borgo
Valsugana, un giovane trentino intraprendente, Paolo Segnana,
inseguiva un futuro meno povero con un'idea geniale: offrire ai
suoi compaesani che facevano vino, e non soltanto a loro, una
distilleria davanti a casa per lavorare sul posto le loro vinacce,
nel rispetto della legge.
In base alla legge austro-ungarica, i contadini avevano allora il
diritto di distillare le proprie vinacce e produrre un piccolo
quantitativo di grappa per consumo personale.
La distillazione doveva però avvenire in un tempo limite di 24 ore,
nella propria casa e una sola volta l'anno.
L'autorità aveva delegato a ciò Paolo Segnana che per questo
allestì una vera e propria distilleria mobile, caricando un
rudimentale alambicco, o meglio un pentolone per far bollire la
vinaccia, su un carro trainato da cavalli con cui si recava di maso
in maso.
Con il risultato che Paolo Segnana divenne presto uno dei
personaggi più noti dell'alta Valsugana e l'arrivo del suo carro
era una festa per tutti.
Allora, e fu così per molti anni ancora, la grappa, il più italiano
dei distillati, era un prodotto povero, nato in campagna.
Ma la Distilleria Segnana fu sempre all'avanguardia nella ricerca
della qualità: grazie alla sua mobilità poteva lavorare vinacce
fresche e, come dice un detto trentino, la buona grappa si fa col
secio e no col forcon.
La buona grappa si fa con vinacce grondanti di mosto.
E che Paolo Segnana distillasse una grappa straordinaria lo
dimostra anche la sua longevità: visse infatti sino a novantasei
anni, un'età straordinaria a quei tempi, tanto da far pensare che
più che una grappa distillasse un elisir di lunga vita.
Di sicuro la sua intraprendenza fu premiata e la distilleria si
trasferì dal carro a Borgo Valsugana, tra quattro mura che via via
s'ingrandirono.
Al fondatore successe poi il figlio Graziano e neppure a lui
mancavano le idee innovative: fu Graziano a mettere per primo delle
fascine di vite sul fondo dei paioli per evitare il sentore di
bruciato che spesso intaccava la fragranza della grappa.
Un'innovazione premiata con un Fiorino dalla Luogotenenza del
Tirolo e Voralberg.
Ai primi del novecento la Segnana era già rinomata e si narra che
rifornisse anche l'esercito imperiale, che nella grande guerra in
Valsugana era di casa visto che Borgo era proprio sulla linea del
fronte.
Il passaggio da Vienna all'Italia fu indolore, i Segnana
continuarono a distillare con successo e, a testimonianza del loro
solido legame con il territorio, furono tra i fondatori
dell'Istituto Tutela della Grappa del Trentino.
Nel 1982 il passaggio di mano: Armando, nipote del fondatore,
chiese a noi, che già conferivamo le nostre vinacce, se fossimo
interessati ad acquistare la distilleria.
È fu così che, nel giro di qualche settimana, la distilleria di
Borgo Valsugana, piccola ma con una grande storia, passò alla
famiglia Lunelli.
Era un passo importante per noi Lunelli perché fu la prima
diversificazione e si gettavano le basi per la creazione di un
Gruppo che oggi, oltre a Ferrari, comprende la Segnana, appunto,
Surgiva, la Tenuta Podernovo, Tenuta Castelbuono e l'Azienda
Agricola Lunelli.
Tutti questi marchi hanno un filo conduttore e caratteristiche
comuni: c'è grande ricerca della qualità, hanno tradizione,
tipicità e un forte legame con il territorio da cui provengono.
Queste caratteristiche per noi sono fondamentali perché il nostro
obiettivo è, ed è sempre stato, quello di costruire un Gruppo
dell'eccellenza del bere italiano.
Ma torniamo a Segnana. Nel 1982 fu la comune vocazione
all'eccellenza che ci convinse ad acquisire la distilleria di Borgo
con l'ambizione di fare della grappa un distillato di grande
qualità, in grado di proporsi nelle occasioni più prestigiose e nei
locali più esclusivi.
E fu proprio coltivando quest'ambizione che decidemmo di costruire
una nuova distilleria a due passi dalle Cantine Ferrari e di
trasferire la Segnana dalla sua storica sede di Borgo.
Le vinacce ottenute dalla soffice pressatura delle uve con cui si
crea il Ferrari sono particolarmente ricche di mosto e ideali per
la distillazione e la distanza minima che separa la pressatura
delle uve dagli alambicchi permette alle vinacce di non perdere
nulla dell'originale fragranza e pienezza di profumi e sapori.
Così, fedeli alla tradizione, al territorio e al metodo discontinuo
a bagnomaria di vapore, Segnana è diventata un'icona della grappa
di eccellenza.
Ma noi non siamo abituati ad accontentarci e alcuni anni fa abbiamo
deciso che era necessario rilanciare la sfida.
Per questo abbiamo iniziato un percorso di sperimentazione e
ricerca che, grazie alla passione di mio cugino Marcello e di Mirko
Scarabello ha portato a risultati di grande valore in termini di
innovazioni di prodotto e di processo.
Tra queste desidero citare in particolare il deposito di un
brevetto per la ridistillazione delle flemme ottenuto in
collaborazione con l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige.
Nel 2008, a completamento di questo percorso, abbiamo presentato
una nuova gamma di grappe, rivisitandone logo e veste, seguendo il
motto la tradizione si rinnova.
Innovazione dunque, ma senza venire meno alla lunga tradizione di
Segnana, alla sua storia e ai suoi valori, per creare un marchio
d'eccellenza, al passo con i tempi ed espressione raffinata dello
stile di vita italiano.
I nostri sforzi sono stati premiati. E negli ultimi due anni, pur
in un contesto economico difficile e in un settore maturo come
quello dei superalcolici, siamo riusciti quasi a raddoppiare le
nostre vendite e la Segnana si è confermata sinonimo di grappa
d'eccellenza, alternativa di alto livello ai distillati di
importazione ed espressione all'estero di un'italianità
raffinata.
Il prestigio di Segnana è stato confermato con la presenza delle
nostre grappe in molti importanti momenti istituzionali come nel
recente vertice G8 dove la Segnana Solera Selezione è stata scelta
come omaggio ufficiale per i capi di Stato e di Governo presenti.
La qualità di Segnana è stata inoltre riconosciuta da grandi premi
e riconoscimenti: qualche giorno fa, per esempio, abbiamo ricevuto
una targa speciale dall'ANAG, l'Associazione Nazionale degli
Assaggiatori di Grappa, perché la distilleria è stata sempre
premiata in ognuna delle dieci edizioni dell'Alambicco d'Oro.
E allora come celebrare un secolo e mezzo di una storia così
gloriosa?
Per festeggiare questa ricorrenza presentiamo oggi in anteprima una
nuova grappa che abbiamo custodito gelosamente per oltre un
decennio e che ha tutte le caratteristiche della
straordinarietà.
Si chiama Segnana Anniversario e, nel ricordo della data di
nascita, l'elegante bottiglia sarà in edizione limitata di soli
1860 esemplari numerati.
Oggi vogliamo condividere un momento che per noi è molto
importante, brindare a questo significativo anniversario e
assaggiare insieme, in anteprima assoluta, la nuova Segnana
Anniversario. Perché, siamo convinti, che Segnana abbia una grande
tradizione ma anche un altrettanto grande futuro.
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