L’iniziativa del PAM di aprire la domenica è innovativa

Supera i timori che hanno spinto il legislatore e il sindacato a opporsi alle aperture nei giorni festivi

Il fatto che il PAM di Trento non possa aprire la domenica rilancia una questione che avevamo sollevato a suo tempo.
L’apertura domenicale dei negozi, secondo noi, avrebbe portato maggiori possibilità di lavoro.
Invece secondo il sindacato, la UILA, la nostra proposta andava contro gli interessi dei lavoratori, in quanto avrebbe portato solo disagio e sfruttamento dei lavoratori più deboli.
Le grandi catene, ci è stato spiegato, riescono a sfruttare i ragazzi quel tanto che basta per fare dell’illegalità pro tempore un business. In altre parole, le variabili impazzite possono diventare, nelle mani dei manager senza scrupoli, una costante.
 
Da parte sua, l’assessore provinciale al Commercio, Alessandro Olivi, aveva confermato la validità della sua legge, che a suo tempo era considerata avveniristica.
Come il sindacato, Olivi aveva espresso i propri timori che l’apertura domenicale si traducesse in un inaccettabile nuovo sfruttamento dei lavoratori, o quantomeno in una lievitazione del precariato.
 
Il nostro commento rimane quello espresso sia ai sindacati che all’assessore Olivi. È inaccettabile che un provvedimento non possa essere adottato perché non ci sono adeguati strumenti di tutela o di controllo dei rapporti di lavoro.
Che una grande distribuzione possa contare su trucchetti ben articolati ai danni dei lavoratori precari, o che a lavorare in condizioni disagiate siano sempre i giovani e le donne, è inaccettabile.
Ma prima ancora è inaccettabile che il sistema non riesca a garantire i termini contrattuali.
Se questa è la realtà, che senso ha che a Roma si parli di rinnovo del contratto di lavoro, se poi le aziende possono licenziare lo stesso senza requie?
 
Il PAM ha trovato una soluzione che risolve un sacco di problemi nell'ipotesi del lavoro nei giorni festivi.
Il separare il contratto tradizionale da quello domenicale supera un po’ tutte le problematiche che – a detta degli interessati – non era possibile tenere sotto controllo.
Chi è interessato a lavorare la domenica e i giorni festivi, ora ha un’ottima opportunità di farlo senza toccare gli interessi di chi il lavoro ce lo ha già nei giorni feriali. Inoltre, lavorare solo un giorno alla settimana per 400 euro mensili, è davvero una proposta allettante. Due contratti come questo e il commesso si trova a guadagnare come un giornalista alle prime armi, e magari con orari di lavoro più accettabili.
Ma soprattutto attira i giovani che studiano. Quanti finora devono sacrificarsi per lavorare e studiare per 16 ore al giorno (magari al nero)?
 
Certo è che il PAM si metterebbe così in condizione di privilegio rispetto agli altri concorrenti. Ma non era questa la strada imboccata da Monti per far riprendere l’economia o far abbassare i prezzi?
Insomma, PAM ha portato una grande novità sul mercato del lavoro.
Se, come dice la stessa Provincia, bisogna fare di tutto purché l’economia ricominci a partire, direi che l’occasione è da prendere in considerazione quantomeno per studiare i nuovi scenari che l’iniziativa sta andando ad aprire.