«Sconfinamenti»: sabato 31 luglio e domenica 1 agosto

Passeggiata sotto alle stelle con Annamaria Ajmone per la rassegna estiva promossa da Oriente Occidente, Centro Santa Chiara e Azioni Fuori Posto

Foto ®Achille Mauri.

Dopo l’annullamento causa maltempo della scorsa settimana, è ora in programma per sabato 31 luglio alle 18.30 con replica domenica 1 agosto alla stessa ora, il secondo appuntamento della rassegna Sconfinamenti, serie di eventi estivi all’aperto, organizzata e promossa da Oriente Occidente, Centro Servizi Culturali Santa Chiara e Azioni Fuori Posto, che si avvale ogni volta della collaborazione di diverse istituzioni culturali del territorio per creare esperienze che fondano arte, danza, antropologia, scienza e conoscenza del territorio in spazi dove la natura incontra l’essere umano in un rapporto armonico.
Il prossimo weekend, Sconfinamenti arriva alle Viote del Monte Bondone, al Giardino Botanico, con Trigger, performance firmata dalla coreografa e danzatrice milanese Annamaria Ajmone.
 
Trigger in inglese significa grilletto, causa scatenante; ed è proprio questo che spinge Annamaria Ajmone a realizzare il suo lavoro: con una performance dinamica e ricercata, che ripensa la disposizione scenica in relazione al paesaggio, Ajmone è pronta a guidare il pubblico in un viaggio vorticoso fatto di vicinanza, danza, sonorità e ascolto, dove saranno proprio gli spazi aperti a fare da rifugio e da tana per questo momento di condivisione.
Dopo la performance: cena al Rifugio Viote, passeggiata sotto le stelle con osservazione guidata del cielo all’osservatorio Terrazza delle Stelle Viote del Monte Bondone con esperto, grazie alla collaborazione del Muse - Museo delle Scienze di Trento.
 
In caso di pioggia la performance sarà spostata entrambi i giorni alla sede del Muse a Trento. Infine, chi partecipa all’evento di questo fine settimana di Sconfinamenti avrà possibilità di acquistare un ingresso ridotto per il Muse e per le sue sedi territoriali.
Maggiori informazioni e biglietti al sito orienteoccidente.it
Annamaria Ajmone è inoltre in residenza negli spazi di Oriente Occidente con il progetto dal titolo provvisorio La notte è il mio giorno preferito. Si tratta di un tentativo di incarnazione dell’Altro attraverso una meditazione sugli animali, gli ecosistemi e più in generale sulla natura. Un tentativo, però, destinato al fallimento: «Non esiste» spiega la coreografa «la possibilità di incarnare niente, se non il proprio corpo».