Nota intersindacale dirigenza medica, sanitaria e veterinaria

«Manteniamo lo stato di agitazione per affrontare organizzazione del lavoro, rispetto del contratto e qualità di vita dei medici»

Di seguito il comunicato stampa inviato da AAROI EMAC, ANAAO ASSOMED, ANPO ASCOTI, Federazione CIMO-Fesmed, Federazione FASSID-FVM, FP CGIL e UIL Dirigenza medica, col quale annunciano di aderire alla protesta nazionale «Salviamo la sanità pubblica».

I sindacati dell’area della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria della provincia di Trento aderiscono alla protesta «Salviamo la sanità pubblica» indetta a livello nazionale per chiedere alla politica maggiori investimenti per il Servizio sanitario nazionale e mantengono lo stato di agitazione sindacale.
Il reperimento dei fondi necessari al risanamento delle pendenze legate agli adeguamenti economici del contratto nazionale 2016-2018 e la seguente proposta di risanamento concordata con la Provincia, ancora da confermare attraverso il necessario passaggio all’A.P.Ra.N, rappresentano infatti solo una parziale soddisfazione delle richieste che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione sindacale.
 
Rimangono aperte, e non ancora affrontate, tutte le istanze riguardanti le modalità organizzative dell’attività lavorativa, il rispetto delle norme contrattuali e la qualità di vita dei dirigenti medici, istanze alla base dello scontento dei professionisti che rappresentano le fondamenta del nostro Servizio sanitario provinciale.
È quindi nella speranza d’incontrare la stessa apertura dimostrata da parte delle Istituzioni per il risanamento della parte economica che i sindacati di categoria intendono mantenere aperto lo stato di agitazione, auspicando la programmazione di incontri che possano porre le basi per risolvere le problematiche più volte segnalate e per la cui risoluzione sono già state avanzate numerose proposte.
 
Ci preme infine puntualizzare che, a differenza di quanto dichiarato in più occasioni da varie figure apicali – sia provinciali che aziendali – queste organizzazioni sindacali sono ben consce del valore che gli ospedali di valle rappresentano all’interno di un’organizzazione razionale ed oculata della sanità trentina. Sono, quindi, le prime a desiderare di trovare soluzioni condivise che ne garantiscano sicurezza ed efficienza, ma non possono accettare soluzioni organizzative unilaterali imposte dall’alto.
 
Sicuri di poter rappresentare una risorsa fondamentale per la costruzione di una sanità trentina d’eccellenza che possa essere motivo d’orgoglio per la popolazione trentina e risultare attrattiva sia per chi già lavora al suo interno sia per chi debba sceglierla rispetto alle numerose possibilità offerte sul territorio italiano ed europeo, rimaniamo a disposizione in attesa di un confronto costruttivo e proficuo con i rappresentanti della Provincia/Dirigenza aziendale.