Lo chef Sabino Fortunato è la nuova Stella del Gallo Cedrone

Decimo anno: un nuovo inizio e una nuova Stella della Guida Michelin

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Dopo un anno, il 2016, caratterizzato dal passaggio di consegne, Il Gallo Cedrone affronta il decimo anno di attività rimettendosi in gioco secondo lo slogan coniato per l’occasione qualche mese fa: Squadra che vince, si rinnova. E quale migliore inizio di questo?
La classificazione a una «stella» della Guida Michelin è arrivata al Gallo Cedrone nell’edizione 2013 ed è stata mantenuta dallo chef Vinicio Tenni per gli anni successivi, fino a quando nel 2016 Vinicio, dopo 25 anni di collaborazione con la famiglia Masè ha passato il testimone ai fornelli de Il Gallo Cedrone al sous-chef Sabino Fortunato.
Trentotto anni, con alle spalle innumerevoli esperienze, Sabino ha lavorato all’Hotel Bertelli e al Gallo Cedrone insieme a Vinicio per 9 stagioni e ne è quindi il naturale successore.
 

 
 La cucina 
Il forte legame con la montagna, con prodotti tradizionali e la ricerca di piccole realtà locali, per tanti anni cura e divertimento di Marco Masè e Vinicio Tenni, sono rimasti patrimonio del ristorante, in particolare quello dell’hotel, con menù settimanali che offrono agli Ospiti la mela della Val di Non e i piccoli frutti di bosco, il salmerino alpino e la trota marmorata, la selvaggina, i funghi porcini e i finferli, i formaggi di malga affinati e i salumi affumicati, gli ortaggi della Val di Gresta, sempre con un occhio alla stagione.
La novità principale della cucina di Sabino Fortunato è quella di aver introdotto una nota di freschezza e di intensi sapori mediterranei, spaziando su prodotti di qualità scovati tra il meglio di quanto offre il mercato, senza troppi vincoli geografici, ma con una selezione di qualità e prezzo corretti.
I piatti, talvolta sofisticati per tecnica di realizzazione, non perdono la concreta sobrietà che ha fatto del Gallo Cedrone un “casus” nella pur breve storia della ristorazione di qualità di Madonna di Campiglio.