«Sipario Amico» di Merano vince il «Premio Mario Roat»
Il Premio alla miglior regia è andato a Paolo Manfrini, migliore attore Giovanni Rosso della Compagnia, migliori attirici (ex aequo) Chiara Sartori e Doria Mariotti
Il Matrimonio perfetto.
È stato consegnato, alla presenza di un folto pubblico e dei rappresentanti delle cinque compagnie partecipanti al concorso, il «Premio Mario Roat», principale riconoscimento assegnato nell'ambito della ventesima edizione della Rassegna «Palcoscenico trentino», organizzata dalla Co.F.As. e ospitata al Teatro S. Marco di Trento.
La giuria degli esperti, composta da Romeo Liccardo (docente presso l'Accademia dei Filodrammatici di Milano), Maria Zanetti (insegnante), Ermenegildo Pedrini (attore e regista amatoriale), Andrea Coppi (scenografo) e dal giornalista Fabio Lucchi, ha assegnato il massimo riconoscimento – “Premio Mario Roat” – al Gruppo Teatrale «Sipario Amico» di Merano per l'allestimento de «Il martimonio perfetto» di Robin Hawdon.
Nella motivazione al premio si legge che «in una situazione esilarante e paradossale di un vaudeville francese in chiave moderna, questa farsa si sviluppa in un vortice di equivoci, scambi di persone e sottintesi, in una girandola di porte che si aprono e porte che si chiudono in continuazione, suscitando esplosive risate».
Il Premio alla miglior regia è andato invece a Paolo Manfrini della Compagnia di Lizzana che, nello spettacolo «Tingeltangel» di Karl Valentin, «alle prese con un testo di non facile rappresentazione, è riuscito a darci un divertente e reale squarcio di un periodo storico e culturale che fu l’antesignano del teatro dell’assurdo».
Migliore attore della rassegna è stato giudicato Giovanni Rosso della Compagnia «G.A.D. Città di Trento» (Mike in «Crimini del cuore e… menzogne della mente») «per aver dato grande intensità e spessore e una vena ribelle al personaggio di Mike, smascherando le contraddizioni e il conformismo di una società ormai malata», mentre il premio alla migliore attrice è stato assegnato ex aequo a Chiara Sartori del Gruppo Teatrale «Sipario Amico» di Merano (Julie in Il matrimonio perfetto) «per la bravura nel caratterizzare il personaggio in una duplice interpretazione, con scoppiettante comicità e sfumature ironiche» e a Doria Mariotti della Compagnia “G.A.D. Città di Trento” (Lorraine in «Crimini del cuore e… menzogne della mente») «per aver reso con grande sensibilità il personaggio, con le sue contraddizioni interiori di donna, di moglie e di madre che non riesce a ribellarsi alla società maschilista e retrograda in cui vive».
Doria Mariotti, Chiara Sartori e Giovanni Rosso.
Il premio per la migliore scenografia è andato alla Compagnia di Lizzana che con Sandro Barberi, Riccardo Ricci e Andrea Fornasa in «Tingeltangel» «ha ben ricreato visivamente l’atmosfera da cabaret tipica della cultura tedesca della Repubblica di Weimar del secolo scorso, in un gioco di teatro nel teatro».
La targa “Lino Lucchi”, riconoscimento messo in palio su iniziativa della famiglia dell'attore trentino per ricordarne la memoria, è stato infine assegnato dalla giuria a Veronica Fedrizzi della «Filobastia» di Preore (Greta in «Bon dì bon an, dame 'na bona man») quale miglior giovane interprete di un testo dialettale «per aver arricchito il personaggio con vivace verve e una personalissima caratterizzazione».
Il Premio assegnato dalla Giuria dei giovani (composta da quattordici studenti delle scuole superiori cittadine) è andato allo spettacolo «Tingeltangel» messo in scena dalla Compagnia di Lizzana, mentre il giudizio espresso dal pubblico attraverso la votazione riservata agli spettatori abbonati ha premiato ex aequo, avendo ricevuto lo stesso numero di preferenze, l'allestimento della Compagnia di Lizzana di «Tingeltangel» e quello del Gruppo Teatrale Tuenno che ha presentato a concorso lo spettacolo comico «La cena dei cretini».
La serata finale dell'edizione 2016 di «Palcoscenico trentino» si è aperta con la rappresentazione dello spettacolo «Giulietta e Romeo, l'amore è saltimbanco» da parte della Compagnia veneta «Stivalaccio Teatro» di Scorzè, alla quale è seguita la premiazione dei vincitori.
Il premio principale, frutto della valutazione espressa dalla Giuria degli esperti, è stato consegnato al Gruppo Teatrale «Sipario Amico» di Merano da Roberta Roat, figlia dell'attore e regista che nel 1946 fu il fondatore della Federazione che oggi raggruppa oltre cento filodrammatiche attive sul territorio trentino, oltre ad alcune realtà di lingua italiana operanti in provincia di Bolzano, fra cui la vincitrice di questa edizione del Concorso.
Nel tracciare un bilancio di questa 20ª edizione del Premio, il presidente della Co.F.As., Gino Tarter, ha espresso soddisfazione per la buona qualità complessiva dei cinque spettacoli presentati a concorso e per la risposta avuta dal pubblico, accorso sempre numeroso al Teatro S. Marco.
Non sono mancati i ringraziamenti finali che la Co.F.As. ha inteso rivolgere agli Enti pubblici che hanno garantito sostegno alla manifestazione (la Provincia autonoma di Trento tramite l'Assessorato alla Cultura, la Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol e il Comune di Trento) e ad alcuni Enti privati appartenenti al mondo della cooperazione trentina (la Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra, il Consorzio ortofrutticolo «La Trentina» e la Cantina Rotaliana di Mezzolombardo).