Musei: Franceschini fermare così le polemiche su Pompei

«Tutti i musei del mondo erano chiusi: perché prendersela solo con Pompei?» – Il ministro a ragione: la protesta va estesa a tutti i musei

In merito alle polemiche sorte sulla chiusura degli scavi di Pompei a Natale e Capodanno, ecco cosa scrive il Minsitro ai Beni Culturali Dario Franceschini sul sito del Ministero.

Sono passati alcuni giorni dal dibattito sulle chiusure di Pompei per Natale e Capodanno e oggi puntualmente la polemica ricomincia, ignorando tutto quello che è stato scritto e detto non molto tempo fa, il 27 e 28 dicembre.
Provo allora a spiegare di nuovo come stanno le cose, non senza prima aver rilevato la stranezza di una polemica che riguarda solo Pompei.
A Natale e Capodanno erano chiusi tutti i musei e luoghi della cultura statali.
Perché nessuna riga o attacco sugli Uffizi chiusi? O Brera? O Paestum o Capodimonte e così via?
Temo che la risposta stia solo nel fatto che Pompei «fa notizia» qualunque cosa accada, a meno che, ovviamente, non sia una notizia positiva, come il numero di cantieri di restauro aperti, il cronoprogramma europeo rispettato o il boom di presenze nel 2014.

Allora provo a precisare di nuovo: l'accordo del giugno scorso coi sindacati prevede un nuovo calendario definitivo di aperture straordinarie per Pasqua, Lunedì dell'Angelo, 25 aprile, Ferragosto e, con trattative annuali, anche il 1 maggio.
Oltre a tutte le domeniche. Chiusi invece i musei per Natale e Capodanno.
Scelta permanente, non solo per quest'anno, per evitare cambiamenti continui di calendario e soprattutto per allinearsi con quanto avviene in tutto il mondo.
Sono chiusi per le due festività tra gli altri il Louvre, il British, la National Gallery di Londra, il Reina Sofia, l'Ermitage, il Met, i Musei Vaticani, l'Acropoli di Atene, Versailles.
Chiusi per Natale anche il Moma, la Tate Modern, il Museo d'Orsay, il Gugghenheim. Potrei proseguire nell'elenco lunghissimo: tutti i grandi musei infatti sanno bene che i comportamenti familiari e turistici di Natale e Capodanno non si conciliano con l'apertura dei musei e che comunque dovendo scegliere per ragioni contrattuali o di risorse, molto meglio tenere aperto in giornate primaverili o estive.

L'anno scorso in Italia invece in quelle due giornate i musei statali erano aperti: a Natale andarono a Pompei 827, a Capodanno 2314 persone contro una media di 15/20000 di ogni prima domenica del mese. In tutta Italia andarono nei musei statali 12.376 persone a Natale, contro i 311.017 della prima domenica di dicembre 2014.
Questi i numeri che hanno portato a questa scelta, permanente, ripeto.
Gli arrivi a Pompei di alcuni pullman di turisti il giorno di capodanno derivano evidentemente da tour operator che, programmando e vendendo i pacchetti di viaggio con molti mesi di anticipo, non hanno rilevato il cambio di calendario deciso in giugno, e di questo mi dispiace.
In ogni caso ci sarà ora tutto il tempo per sapere e informare al meglio sul calendario del 2015 e degli anni seguenti.

Così disse il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.
Quindi le nostre critiche vanno estese all’intero sistema museale italiano.
O i musei rendono, e allora si tengono aperti sempre, o costano più di quello che incassano e allora va cambiato registro.