Dopo 53 anni l’Italia è campione d’Europa di calcio
L’Inghilterra segna il primo gol a due minuti dalla partenza. Poi il pareggio, i supplementari e i rigori. E l'Italia impazzisce di gioia
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È stata una partita sofferta ma appassionante quella giocata stasera a Wembley tra l’Italia e l’Inghilterra.
La prima rete è stata degli Inglesi: Shaw ha fatto un gol stupendo due minuti dopo la partenza. Un pugno nello stomaco per gli spettatori e, con ogni probabilità, anche per gli azzurri in campo.
Tuttavia, dopo una decina di minuti di smarrimento, gli italiani hanno reagito e tenuto sotto controllo la partita fino alla fine.
Gli azzurri hanno costruito varie occasioni, ma solo nel secondo tempo hanno segnato il gol del pareggio. Al termine di una delle tante azioni sotto porta inglese, Bonucci mette la palla in rete dopo una serie di rimbalzi.
Da quel momento sino gli italiani a controllare il gioco, ma non segnano altri gol.
Si va ai supplementari e il pareggio rimane invariato. Quindi si va allo spettacolo dei rigori.
Il primo rigore è tirato da Berardi, che fa gol.
Poi tira Kane e fa gol pure lui. La partita è 2 a 2.
Quindi tira Belotti, ma il portiere inglese prende la palla e la devia sul palo e rimbalza fuori.
Poi tira Maguire, che va in rete. L’Italia è in ansia.
Va al dischetto Bonucci, che con tranquillità mette il pallone in rete.
La sofferenza aumenta.
Ma poi Rashford sbaglia la porta.
L’Italia trattiene il respiro.
Tira Bernardeschi, che fa rete. Siamo al 4 a 3.
Tira infine Sancho e qui Donnarumma fa il miracolo e para per la seconda volta il rigore.
L’Italia è campione europeo di calcio.
La festa azzurra inizia.
Gli italiani perdono la testa e scorribandano per tutto il paese fino oltre 3 di notte strombazzando e festeggiando come se avessimo risulto tutti i problemi.
In realtà, però, la vittoria rappresenta il riscatto italiano dopo la mancata partecipazione ai mondiali di tre anni fa.
È come se avessimo spezzato un incantesimo che ci costringeva a stare in castigo.
A Milano, purtroppo, delle bombe carta hanno ferito 15 giovani, tre dei quali sono gravi.
A Trento le automobili hanno fatto caroselli per tre ore, i petardi (anche violentissimi) hanno sostituito i fuochi artificiali mancati delle Vigiliane.
Verosimilmente anche l'alcol è scorso a fiumi. C'era gente che correva con la maglietta gialla urlando Devo parare un goll!. Nel 1982 si erano viste persone che, dopo aver indossato la maglietta azzurra, urlavano di dover fare un gol. Stavolta sognavano di pararlo.
Per tutti, dunque, la vittoria viene vissuta come la fine di un periodo pesantissimo e l'inizio di un riscatto epocale.
Speriamo che sia così.