Christian De Sica racconta «Cinecittà» con un musical
Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 gennaio sarà in scena al Teatro Auditorium di Trento fra musiche evergreen, lustrini e paillettes
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«Altro che cinepanettoni!» – Può bastare il commento con il quale Rita Cirio chiude la sua recensione su L’Espresso per dirci che in «Cinecittà», in calendario per tre sere a Trento al Teatro Auditorium, Christian De Sica riesce a portare in scena il meglio di sé e ad esprimersi ben oltre il livello delle interpretazioni che hanno regalato il successo commerciale a molti suoi film.
Attore, ma anche autore, sceneggiatore e regista, De Sica ama definirsi così: «Sono un saltimbanco, mi sento un attore, uno showman, un commediante. Uno che canta, recita, balla. Quando si fa questo mestiere, si dovrebbe saper fare tutto.»
Chi dunque meglio di lui per raccontare il mondo fantastico di Cinecittà?
Il rapporto fra Cinecittà e Christian De Sica è, infatti, profondo già da prima della sua nascita grazie al padre Vittorio e alla madre Maria Mercader.
Christian cresce a Cinecittà prima da adolescente accompagnando il padre, poi con i primi piccoli ruoli per approdare infine agli Studi da attore affermato.
Christian ha dunque attraversato in maniera trasversale la Città del Cinema: da bambino ha visto girare per casa i mostri sacri del nostro cinema prima e quelli dell’epopea dei kolossal di Hollywood sul Tevere poi.
È cresciuto con Rossellini e i suoi figli e ha sposato la sorella di Carlo Verdone.
Nella sua vita professionale ha partecipato a decine di film da protagonista, raccogliendo, nella quasi totalità, grande successo.
Lo spettacolo, affidato alla regia di Giampiero Solari, ripercorre in modo elegante e sorprendente un secolo di storia del cinema scritta da artisti geniali, ma costruita anche sul lavoro di migliaia di comparse, di eccellenti maestranze.
Una favola che alterna irresistibili racconti di vita vissuta, monologhi poetici sulle figure nascoste che rimangono sempre dietro le quinte, divertenti gag sui provini, sugli attori smemorati, sul doppiaggio improvvisato.
Non mancano musiche indimenticabili e canzoni evergreen che fanno ormai parte del nostro quotidiano, enfatizzate dalle abili doti di crooner di Christian De Sica.
Una storia che appartiene alla cultura italiana, ma che ha ispirato tutto il cinema internazionale.
In «Cinecittà» Christian De Sica, che è anche autore dei testi assieme a Giampiero Solari, Riccardo Cassini e Marco Mattolini, è affiancato in palcoscenico da Ernesta Argira, Daniele Antonini e Alessio Schiavo.
Le musiche dal vivo sono eseguite dall'orchestra diretta dal maestro Marco Tiso con Riccardo Biseo al pianoforte.
Le coreografie originali, create da Franco Miseria, sono affidate all'esecuzione di un corpo di ballo composto da Roberto Carrozzino, Roberto D’Urso, Deborah Esposito, Dalila Frassanito, Veronica Lepri e Tommaso Petrolo.
Il disegno delle luci è di Marcello Iazzetti, la regia video di Cristina Redini. Patrizia Bocconi ha ideato le scenografie e Ester Marcovecchio i costumi.