Ma cosa succede in Egitto? – La verità di Mesho Massih
La corrispondenza di un altro studente universitario egiziano: «La verità su quello che succede in Egitto e sui Fratelli Musulmani»
Dopo i due articoli scritti da Abdu, ecco un’altra nota inviata al nostro giornale da un giovane egiziano, studente di ingegneria all’Università di Trento. Ovviamente nessuno è in grado di stabilire quale sia la verità, ma è bene farsi un’idea leggendo il pensiero di giovani ragazzi egiziani sugli accadimenti del loro Paese. |
Cosa è successo in Egitto? Ma è un golpe quello che è successo!
È una guerra di religione? Come mai tanti morti? Ma l’Egitto sta per diventare come la Siria? E’ vero che El Sisi è il nuovo Mubarak e fa repressioni sul popolo?
Ma perché il Papa li chiama «fratelli», se commettono simili atrocità?...
Sono tutte domande che mi vengono fatte appena mi presento come studente egiziano.
Qui cercherò di chiarire la verità dei fatti o almeno di esprimere il mio punto di vista.
I «Fratelli Musulmani» (hanno scelto loro il nome) sono un partito politico-religioso.
È nato 80 anni fa in Egitto con l’unico scopo di avere il potere, non per fare bene al Paese, ma per unire tutti i paesi islamici sotto la mano di un Califfo scelto da loro.
Per 80 anni sono stati all’opposizione, la più forte d’ogni regime, solo perché erano sempre armati e facevano attentati (come la mafia).
Ai tempi di Nasser sono stati messi in carcere i capi del partito, dopo una serie di attentati che avevano fatto.
Ai tempi di El Sadaat sono stati scarcerati con un suo ordine diretto per far fuori gli oppositori di El Sadaat , ma poi, alla fine sono stati loro, con i loro amici Salafiti, ad uccidere lo stesso El Sadaat.
Ai tempi di Mubarak sono stati messi in carcere solo alcuni dei loro capi, mentre gli altri facevano politica con le condizioni imposte da Mubarak; ma continuavano a fare attentati perché volevano il potere.
Dopo la caduta di Mubarak, hanno vinto le elezioni parlamentari e le elezioni presidenziali perché erano l’unico partito pronto per le elezioni.
Ma dopo un anno di completo fallimento e tradimento, il popolo ha raccolto più di 22 milioni di firme per le dimissioni di Morsi.
Morsi stesso è stato eletto presidente con soli 12 milioni di voti, su 90 milioni di popolazione egiziana.
L’esercito , vedendo il numero delle firme e il numero della gente che ha dimostrato il 30 Giugno 2013 per chiedere le dimissioni di Morsi, lo ha dichiarato non più presidente.
La Costituzione egiziana dice che, nel caso in cui viene meno il Presidente, per motivi di morte, di tradimento o di pazzia (e questo è proprio il caso di Morsi, credetemi!), provvisoriamente diventa Presidente del Paese il Presidente della Corte costituzionale, finché vengono fatte le elezioni presidenziali.
Dunque chi governa adesso in Egitto è un giudice, non i militari, neanche il Generale El Sisi.
I «Fratelli Musulmani», che non hanno accettato di aver fallito, hanno raccolto i loro sostenitori da tutte le città d’Egitto e hanno fatto un Sit-in in una piazza a Al Cairo (Rabi’a) dando da mangiare e da bere gratis a tutti per un mese.
Passato il mese, il governo ha deciso di sgomberare la piazza: sono state moltissime le vittime tra di loro, ma sono stati anche più di 70 i poliziotti rimasti uccisi.
Questo conferma che i F.M. erano armati: sennò, per mano di chi sarebbero stati uccisi questi poliziotti?
Subito dopo essere stati cacciati dalla piazza, essi hanno iniziato a dare fuoco alle chiese e alle case e ai negozi dei cristiani. Fino a oggi sono più di 42 le chiese e 120 le case e i negozi bruciati.
E tutto ciò l’han fatto col solo scopo di farla diventare una guerra tra cristiani e musulmani, non tra governo e dimostranti musulmani.
Ma i cristiani non hanno risposto a questi attentati e non risponderanno mai, per due motivi: perché non deve compiersi lo scopo dei Fratelli Musulmani e perché Cristo è vivo: saprà Lui quindi difendere le sue chiese e i suoi fedeli.
Il Papa copto ha detto «Se bruciate le chiese, andremo a pregare nelle moschee; se bruciate le moschee, andremo a pregare nelle chiese, se bruciate tutte e due, andremo a pregare nelle strade, tutti come Egiziani».
Nota. Non guardate solo Al Jazeera, perche non fa altro che difendere i Fratelli «terroristi», ma guardate anche altri canali: avrete così un’idea completa e vera degli eventi in Egitto...
Grazie, Mesho Massih.