Vinitaly e Prowein 2012. Il bilancio positivo di Paolo Endrici
In un’intervista esclusiva, anche in video, i segreti di un successo aziendale temprato attraverso gli sconvolgimenti storici di un secolo intero
Paolo Endrici è oggi l'erede di una storia di vignaioli iniziata nel 1885 quando il Trentino era in piena dominazione austriaca e i due fratelli Angelo e Francesco Endrici decisero di lasciare il paesino di Don, in Valle di Non, per cercare fortuna in valle.
I due fratelli si gettarono a capofitto nell'impresa che li portò a fondare in località Masetto a San Michele all'Adige, una delle più longeve e floride aziende agricole della provincia.
L'azienda Endrizzi si rivolgeva così già dalla fine dell'800 ai mercati dell'impero austro-ungarico, nonché a Svizzera e Germania.
Le alterne vicende, che hanno sconvolto il Trentino con le due Guerre Mondiali, hanno più volte costretto gli Endrici a ricominciare quasi daccapo, per recuperare nuovi mercati in sostituzione di quelli persi con gli sconvolgimenti storici.
Oltre all’azienda agricola, dunque le varie generazioni si sono tramandate tenacia e capacità imprenditoriale.
Fino ad arrivare al giusto erede in Paolo Endrici, dinamico imprenditore della viticoltura di qualità della nostra provincia e Presidente delle Aziende Vitivinicole Trentine.
Paolo e la moglie Christine Endrici hanno saputo incrementare negli ultimi vent'anni la già importante presenza sui mercati esteri dei vini Endrizzi e Serpaia di Endrizzi (l'azienda toscana di proprietà a Fontanablanda nella Maremma Toscana).
Cadute le frontiere, infatti, Endrizzi si è trovata in breve a esportare oggi l’80% della propria produzione, che l’anno scorso ha superato le 600.000 bottiglie, vendute nel mondo solo ai migliori ristoranti e alle enoteche di 23 Paesi diversi.
«Al termine delle due più importanti fiere vinicole per il nostro mercato, Vinitaly e ProWein – dichiara Paolo Endrici ai nostri microfoni – non posso che sottolineare la carica positiva che ci hanno lasciato. Il marchio Endrizzi che sta vivendo un periodo di decisa espansione in mercati relativamente inesplorati, ma che ultimamente stanno crescendo in modo deciso, come il mercato svizzero. ProWein 2012 ha decisamente consolidato per noi mercati quali Danimarca e Olanda e sono arrivati contatti con nuovi Paesi come Norvegia, Cina e Lituania.»
«La ricetta per crescere sui mercati stranieri sembra semplice – sottolinea Endrici, – ma richiede grande lucidità e tenacia. Il primo fattore importante è la costanza nella qualità di prodotti e servizi forniti. La seconda voce è quella della cura verso i rapporti con il cliente. La terza, altrettanto vitale, è l'affidabilità nel tempo. Ritengo che questa sia la formula che permette di consolidare rapporti commerciali duraturi e solidi.»
«Una grande mano per il successo delle due fiere ce l'ha data la vendemmia 2011, – prosegue Paolo Endrici – che ha concesso di presentare al pubblico e al trade vini freschi, aromatici di piacevole beva, decisamente convincenti e in linea con il trend di consumo contemporaneo, orientato a vini riconoscibili, freschi, minerali.»
«A Vinitaly, – precisa – la cantina Endrizzi ha presentato un'importante novità, il nostro Trentodoc Brut Rosé Riserva 2006, il metodo classico che produciamo in pochissime migliaia di bottiglie. Ottima è stata la risposta del pubblico e degli assaggiatori della stampa. Per Endrizzi è un confortevole augurio: a giugno usciremo sul mercato con due TrentoDoc, il primo di stile fresco e il secondo sarà una Riserva davvero speciale, nata e pensata in Azienda da anni, per omaggiare la più elegante e raffinata tradizione della denominazione TrentoDoc.»
«In ultimo vorrei sottolineare come il clima di Vinitaly – conclude lo storico imprenditore trentino – ha portato con sé una maggiore consapevolezza di comparto tra molti produttori trentini: un clima disteso che lascia presagire la volontà di creare progetti sinergici, superando le difficoltà momentanee e cementare un'identità trentina di viticoltori della quale Endrizzi si fa paladina da anni.»
Nelle immagini, effettuate da www.latocreativo.net, l’intervista in video.