Anche le banche puntano sull'Information Technology

Chi investe online ha già sviluppato una forte sensibilità per l'IT e per le nuove tecnologie ed ha imparato ad utilizzare i prodotti offerti dai broker nel trading

L'innovazione tecnologica a supporto delle banche è stata oggetto di una recente indagine a quattro mani curata da CIPA (Convenzione Interbancaria per l’Automazione) e ABI (Associazione Bancaria Italiana).
Ormai da diversi anni la rete territoriale dei gruppi bancari dimostra grande attenzione ad un processo di evoluzione che dal modello tradizionale conduce il sistema bancario verso modelli più flessibili, il tutto grazie all'innovazione tecnologica e all'adozione dell'intelligenza artificiale.
Questo percorso di crescita è stato affrontato dallo studio «Rilevazione sull’IT nel sistema bancario italiano - Profili tecnologici e di sicurezza», che ha analizzato un campione d'indagine composto da 17 gruppi bancari che rappresentano l’84,8% dell’insieme dei gruppi bancari attivi.
Sotto la lente di ingrandimento è stata posta un'analisi approfondita sulle scelte intraprese dalle banche in tema di Information Technology, un impegno consistente che si pone l'obiettivo di innovare la rete distributiva e migliorare il rapporto con il cliente.
 
 L' Intelligenza Artificiale a supporto di investitori e risparmiatori 
L'indagine ha rilevato anche il livello di maturità delle banche in tema di IT, sottolineando che
l’interesse del settore bancario verso questo nuovo ambito tecnologico è decisamente elevato e che la maggioranza dei gruppi esaminati, addirittura l'81,2%, prevede di avviare iniziative specifiche nel triennio 2018-2020.
Chi sceglie di investire on line già oggi ha sviluppato una forte sensibilità per l'IT e per le nuove tecnologie ed ha imparato ad esempio a conoscere i prodotti offerti dai broker o dagli istituti bancari nel settore del trading.
I trader utilizzano ed apprezzano una piattaforma multi-asset di nuova generazione come MetaTrader 5, versione evoluta dell'illustre predecessore che oggi vanta funzioni più ampie in grado di offrire un maggior numero di strumenti di trading per una maggiore flessibilità.
 
 Il modello bancario verso una rete flessibile 
Dai dati raccolti dall'indagine CIPA-ABI emerge che è solo il 17,6% dei gruppi ad avvalersi ancora di una rete tradizionale, a fronte dell’82,4% che ha adottato modelli più evoluti.
Il 35,3% - si legge nell'indagine - ha optato per un modello distributivo territoriale articolato a livelli (con filiali «capofila» e filiali «satellite») e il 47,1% ha scelto un modello misto/differenziato, con un’articolazione territoriale modulata in modo flessibile in funzione delle specifiche esigenze distributive.
La rete territoriale è costituita nella stragrande maggioranza dei casi da filiali tradizionali (63,8%), mentre le filiali Hub (filiali satellite) e le Spoke (filiale capofila) rappresentano una quota ancora piuttosto ridotta e si assestano rispettivamente al 12,1% e al 22%.
 
 L’IT per l’evoluzione della filiale 
In tema di Information Technology l'indagine rileva che il processo di evoluzione della filiale è in piena attività in tutti gli ambiti.
L’ambito Applicazioni è quello in cui i gruppi risultano più attivi: il 76,5% del campione ha avviato, o prevede di farlo, grandi iniziative progettuali, il 94,1% è impegnato in iniziative progettuali minori e l’82,3% in interventi di manutenzione evolutiva; di questi una quota che va dal 5,9% al 11,8% ha già completato le attività.
La nuova filiale sarà supportata dalla presenza di tutta una serie di nuove tipologie di dispositivi e servizi a uso del cliente.
Si parte dai terminali ATM standard, per passare agli ATM evoluti multifunzione alle tavolette grafometriche seguiti da schermi informativi e PC/monitor/stampanti, e poi ancora Tablet e chioschi di accoglienza o totem, postazioni self service, connettività WIFI e servizi di videoconferenza.