«Chi è sulla trentina lo legga»
Pubblicato da un'amica su facebook, non si sa chi l'ha scritto. Però merita leggerlo (anche se non si è sulla trentina)
Se sei sulla 30ina… ti scenderà
qualche lacrima dagli occhi.
Lo scopo di questa missiva é quello di rendere giustizia a una
generazione,quella di noi, quelli che vedono la casa acquistata
allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che
pagheranno la propria fino ai 60 anni.
Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla
luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il
referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi
Mondiali di Italia '90.
Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo
ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più
di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.
Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci
sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto,
nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto
tutto, e nessuno glielo dice.
Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie,
a saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo
stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere
andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a
colori.
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di
elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu
con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da
ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.
Andavamo a scuola quando il 1° novembre era il giorno dei Santi e
non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli
ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2...
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto
sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti
piacquero allora, vai a rivederli adesso, vedrai che
delusione).
Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di
Georgie,abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato
con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon.
Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la
droga.
Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co.
e quelli per cui non gli costa niente licenziarci.
Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se
non avessimo vissuto nessun avvenimento storico.
Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il
muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la
segretaria nella Stanza Ovale.
Siamo state le più giovani vittime di Cernobyl.
Quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo,
Afghanistan, Iraq,ecc.). Abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi
dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi
capirlo di colpo un 11 di settembre.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di
chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e
credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero.
Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di
Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in.
Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud
Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e
Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono.
Siamo l'ultima generazione che ha fatto il servizio militare
obbligatorio.
Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca
Perduta.
Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba
Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le
caramelline di zucchero come resto. Siamo la generazione di Crystal
Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare..."), delle sorprese del
Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei
Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara,
l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man,
Lamù,Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le
Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie
di cartone ma con l'ascensore.
La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno
insieme. La generazione che non ricorda l'Italia Mondiale '82, e
che ci viene un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che
l'Italia di quest'anno è la favorita...
L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il
portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza
15 giorni.
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi:
viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e
senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di
sindrome da classe turista.
Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali
con chiusure a prova di bambino.
Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o
i gomiti.
Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle
penitenze era bestiale.
Non c'erano i cellulari.
Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in
una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto
meno le rotelle!
Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi ,al limite
uno era grasso e fine.
Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai
infettato.
Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri
sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto.
Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali
televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce
la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando
su di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei
parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani!
E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere
e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in
una chat.
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e
abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.
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Se l'autore dovesse farsi vivo, pubblicheremmo volentieri
il suo nome.