Al teatro Modena di Mori audizioni, prove e produzioni
Gli accordi sono stati presi con la compagnia Evoé di Rovereto per utilizzare valorizzare la struttura di Mori
La giunta comunale di Mori sostiene «Evoè! Teatro» in tre modi diversi: anzitutto concedendo l'uso gratuito del teatro per prove e messa in scena della rassegna «Rifrazioni indipendenti», che porta a Mori alcune delle compagnie che più sperimentano nel mondo del teatro contemporaneo.
In secondo luogo, lo stesso teatro viene concesso gratuitamente per la produzione e realizzazione, per le prove e la messa in scena di nuovi spettacoli, ospitando le compagnie interessate.
In questo caso «Evoè! Teatro» avrà cura della sicurezza e custodia del teatro in un progetto di spettacolo che prende il nome di «Residenze esplicite».
Lo stesso spettacolo potrà poi essere rappresentato a Mori a un prezzo di favore. Infine, il Comune sostiene finanziariamente l'associazione.
Nel teatro si svolgeranno le audizioni degli attori e tutta l'attività didattica e preparatoria occorrente, lo studio, la formazione, le prove di «Residenze esplicite».
Il progetto prevede inoltre la possibilità di effettuare, durante le «residenze», incontri aperti con la cittadinanza.
A fronte di queste concessioni, la compagnia si impegna a proporre, a ingresso libero e gratuito, sia gli spettacoli della rassegna «Rifrazioni indipendenti» della stagione 2016/17, sia il nuovo spettacolo.
Per «rifrazioni indipendenti», il teatro sarà utilizzato il 27 e 28 gennaio («Ero»); 1,2 e 3 febbraio («Anfitrione Mon Amour»); 16 e 17 marzo («La sirenetta»); 22 e 23 marzo («Nati in casa»).
Nell'ambito di questo articolato accordo, il Comune ha concesso all'associazione un contributo di 10 mila euro.
«Il teatro come luogo non solo per portare in scena spettacoli pensati e provati altrove: al contrario, si animerà anche per la parte della produzione e delle audizioni. Insomma, come promesso, portiamo avanti con convinzione il nostro intento di aprire questo nostro gioiello il maggior numero di volte possibile: a beneficio del pubblico e anche a beneficio di chi il pubblico si impegna a divertire e intrattenere.»
Questo il commento dell'assessore alla cultura, Patrizia Caproni.