Prima «La sirenetta», poi «Occupazione abusiva»

Doppio appuntamento al Teatro sociale Gustavo Modena di Mori: venerdì' 17 va in scena «La sirenetta», sabato 18 «Occupazione abusiva»

Due nuovi appuntamenti animano il Teatro sociale Gustavo Modena di Mori: venerdì, all'interno della rassegna «Rifrazioni indipendenti» va in scena «La sirenetta»; sabato, col «Sipario d'oro», c'è «Occupazione abusiva».
Per l'assessore alla cultura, Patrizia Caproni, «Pur con punti di partenza completamente diversi, le compagnie ospitate nel prossimo fine settimana affronteranno temi delicatissimi e di grande attualità: l'accettazione della sessualità e la volontà di superare razzismo, intolleranza e barriere sociali.»
Venerdì 17 marzo alle 20.45 «La Sirenetta» parla di un’adolescente che, per un gesto d’amore, rinuncia alla sua stessa essenza (la sua coda) nel disperato tentativo di essere accettata, di essere amata.
Lo spettacolo nasce partendo dalle lettere di adolescenti che hanno deciso di togliersi la vita perché non si sentivano accettati per la propria sessualità.
 
«La Sirenetta» obbliga a riflettere sull’amore, quello più difficile, quello verso sé stessi e il corpo che si abita.
La fiaba di Andersen viene riletta come metafora dell'identità sessuale.
Spiega la compagnia: «Ci sembra doveroso interrogarci su un tema che spinge l'opinione pubblica a confrontarsi e scontrarsi su domande delicatissime come cos'è la famiglia oggi? La parità dei diritti, la possibilità di prevenire il bullismo per discriminazione sessuale nelle scuole. Tutto questo in un paese che non dispone di leggi contro l'omofobia, ma rientra tra i paesi europei in cui si registra il maggior tasso di suicidi tra minori, legati a cause di bullismo e discriminazione. La nostra intenzione non è schierarci a favore o contro una qualsiasi fazione, ma semplicemente fornire spunti di riflessione a un pubblico variegato di giovani e adulti parlando di una singola, specifica storia su miliardi di altre.»
Produzione Eco di fondo in coproduzione con Campo Teatrale, con il patrocinio di Amnesty International Italia e Everyone Group for cooperation on human rights culture.
 
Spettacolo di Giacomo Ferraù e Giulia Viana, con Riccardo Buffonini, Giacomo Ferraù, Libero Stelluti, Giulia Viana; regia di Giacomo Ferraù.
Sabato 18 Marzo ore 20.45, La Compagnia della Torre di Ponte San Nicolò presenta «Occupazione abusiva», di Jean Marie Chevret con Federico Voltan, Marta Mescalchin, Adriano Pavanello, Silvia Rubinato, Nadia Savio, Serenella Zanetti; regia di Antonio Zanetti.
Un appartamento di un quartiere borghese di Parigi viene occupato da una giovane coppia, Samir un algerino e Natasha una ragazza dell'Est, senza permesso di soggiorno, con la complicità di Manuel, suocero di Teresa, portiera del palazzo.
Samir e Natasha vivono rintanati in una stanza, dato che l'accordo con Manuel è di poter solo sostare nell'appartamento senza usufruirne.
 
Le proprietarie dell'appartamento, le sorelle Maryvonne e Jeanne Figeac, sono in vacanza e quando tornano e capiscono la situazione hanno reazioni diverse: Maryvonne vorrebbe mandare via la coppia con l'aiuto della polizia mentre Jeanne propone una temporanea coabitazione forzata.
Dopo una prima fase di osservazione e incomprensione, si realizza finalmente prima una reciproca curiosità, poi una affettuosa accettazione.
Un testo ironico, ottimista e tenero, in cui l'evoluzione dei personaggi, la scoperta della capacità di ciascuno di dare e ricevere, l'humor, l'amore e il dialogo tendono a dimostrare come il razzismo, l'intolleranza e le barriere sociali si possono combattere e superare grazie a una volontà reale di ascoltare e comprendere l'altro.
Un testo sul conflitto generazionale e sulle differenze sociali, con situazioni divertenti, dialoghi moderni e personaggi ben delineati - nelle loro caratteristiche sociali e psicologiche - grazie anche a una cura del linguaggio (quello pulito e alto della borghesia e quello quotidiano della strada degli immigrati).
Due mondi che si scontrano e poi si integrano.