Dal mondo delle donne – Di Luciana Grillo

La visita a Trento di Isa Maggi, fondatrice degli «Stati Generali delle Donne»

Gli Stati Generali delle Donne sono nati a Roma nel dicembre 2014 e si vanno diffondendo in ogni Regione.
Non si tratta di un’Associazione o di un Club, non ha carattere istituzionale, non è legato ad alcun Partito o Movimento. È una spontanea “assemblea” di donne che si incontrano per discutere del già fatto, di ciò che ancora deve essere fatto o modificato per promuovere la condizione femminile e raggiungere un vero equilibrio uomo-donna nel mondo del lavoro, della politica e, perché no, della famiglia.
A Trento l’idea di costituire gli Stati Generali è di Claudia Gasperetti, generosa, dinamica e instancabile imprenditrice artigiana, responsabile del C.I.F. (Comitato per l’imprenditorialità femminile) presso la Camera di Commercio, Vice Presidente del Soroptimist International club di Trento.
 
Il 13 giugno scorso ha invitato a Trento la fondatrice degli Stati Generali, Isa Maggi, e l’ha ricevuta nella Sala Rosa della Regione, insieme a donne rappresentanti di Associazioni, Agenzie, Federazioni del T.A.A.
La partecipazione è stata massiccia; sono arrivate presidenti, socie e ascoltatrici interessate, sia dal Trentino che dall’Alto Adige.
La Maggi ha posto alcune questioni, partendo dalla Conferenza mondiale di Pechino del 1995 e chiedendo a se stessa e a tutte le presenti cosa sia cambiato in questi venti anni.
L’invito della Gasperetti è stato recepito anche dalle Assessore provinciali, dalla Presidente del Consiglio delle Donne del Comune di Trento, da Consigliere ed ex Consigliere comunali, che hanno dato il loro contributo ed hanno promesso di sostenere gli Stati Generali delle Donne.
 
È stato quindi organizzato un secondo incontro, negli spazi riservati alla Consigliera di Parità in Provincia.
E questa volta le partecipanti (da un’Educatrice esperta di politiche di genere del Comune di Bolzano alla Dirigente dell’Agenzia del Lavoro, dalla Coordinatrice del Centro Studi di genere presso l’Università alla Responsabile del Coordinamento Donne ACLI, ecc.…per citarne solo alcune) hanno deciso, in vista dell’incontro nazionale convocato a Milano nei giorni 26, 27, 28 settembre, di preparare un documento a più mani, in cui si indichino dati statistici, buone prassi e criticità.
La speranza è che si possa parlare di Regione, perché i problemi e le realizzazioni siano visti in un’ottica più ampia, come accade nel resto d’Italia.
 
Luciana Grillo