11 ottobre, Giornata internazionale delle bambine – Di G. Maiolo

Moltissimi i bambini maltrattati, ma le bambine di più. Perché? «Because she is a girl»

Entrando in un’umilissima casa, videro una donna con due bambini, un maschio e una femmina.
Molto diversi tra loro: il bambino era pulito, ben tenuto, in carne. La bambina invece era emaciata, sporca, pelle e ossa.
Una ispettrice chiese alla donna come mai questa differenza e lei rispose: «Because she is a girl».
È così è nata la campagna «Because I am a Girl».
Cogliamo la giornata mondiale della bambina per ricordare questa terribile pragmatica osservazione.

Nella giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, è fondamentale ricordare i numeri della violenza ai minori diffusi recentemente a seguito di una ricerca svolta da Terre des Hommes e dal CISMAI su un campione di 758.932 minori residenti in 31 comuni italiani.
Da questa indagine è emerso che le vittime di maltrattamento prese in carico nel corso del 2013 sono 7.464 di cui il 52,51% sono femmine.
Il che significa che anche in Italia le bambine sono le più esposte all’abuso, intendendo con questo termine le varie forme di maltrattamento infantile.
 
Nello specifico i dati indicano: Maltrattamento fisico 4,8%, Patologia delle cure, 6,1% Abuso sessuale, 6,7% Maltrattamento psicologico 12,8%, Violenza assistita 16,6%, Trascuratezza materiale e affettiva 52,7% .
Numeri chiari che danno l’idea di un fenomeno spaventoso e sostanzialmente ancora sommerso in quanto si basa sui minori presi in carico e non sulle vittime reali di cui spesso non si sa nulla.
Quello che ovviamente colpisce è l’elevata percentuale di bambini trascurati, il grande numero di quelli che vivono in contesti di violenza e quelli che sono vittime di violenza verbale.
 
Inoltre va sottolineato che in questi dati mancano ancora tutte le vittime di adescamento con le nuove tecnologie di comunicazione catturate da una rete sommersa di pedofili di cui purtroppo non si conosce l’entità e la diffusione. 

Giuseppe Maiolo - [email protected] - Precedenti
Prof. Giuseppe Maiolo, psicoanalista, docente di Educazione alla sessualità all'Università di Bolzano Facoltà di Scienze della Formazione.