«La bellezza salverà il mondo» l'8 ottobre al teatro di Pannone

Lo spettacolo de «I parafonisti del Baldo» sull'opera d'arte e la sua distruzione

Il Comune di Mori ha assegnato un contributo di 800 euro, oltre al patrocinio e alla concessione del logo, all'associazione «I parafonisti del Baldo», che chiuderà il piccolo ciclo di spettacoli organizzati in Val di Gresta.
«La bellezza salverà il mondo» è stato ideato in collaborazione col Museo diocesano di Trento per commemorare la Prima guerra mondiale, attraverso la lente d'ingrandimento dell'opera d'arte e della sua distruzione.
L'appuntamento è per sabato 8 ottobre al teatro di Pannone.
«Una proposta originale - spiega Caproni - che in un momento storico, quello odierno, spesso teso alla rapidità dei contenuti e all'esaltazione del brutto o dello scandaloso, nell'opera d'arte e nel ritrovare diversi ritmi cerca una nuova via per rileggere la storia e i suoi insegnamenti.»
Punto di partenza del progetto è la raccolta di foto che documentano la distruzione di buona parte del patrimonio artistico architettonico di Mori e Brentonico durante i bombardamenti.
 
Alla presentazione delle immagini, si intreccia la narrazione di un racconto del «Collettivo di scrittura Tersite Rossi», che attraverso la ricerca storica costruisce una vicenda ambientata in quei luoghi e in quegli anni, con fantasia e realtà che si uniscono nella narrazione.
Il filo conduttore del racconto prende spunto soprattutto dal materiale documentario di Don Vincenzo Casagrande, raccolto nell'omonimo archivio recentemente inventariato e conservato al Museo Diocesano.
Durante la guerra, il sacerdote mise in sicurezza molti beni storico artistici locali, anche di Mori e Brentonico, svolgendo il compito di conservatore per i monumenti della Commissione centrale dell'impero austroungarico.
Il suo lavoro proseguì anche dopo il conflitto, all'interno dell'Opera di soccorso per le chiese rovinate dalla guerra.
Immagini e narrazione saranno accompagnate dalla musica, anch'essa ispirata a quei tempi e dunque ad autori quali Casella, Malipiero, Castelnuovo-Tedesco.