La grande sfilata di carri allegorici – Di Nadia Clementi
Conclusa la 56ª festa dell’Uva a Verla di Giovo che saluta l’arrivo dell’autunno
Si è conclusa con successo la 56ª Festa dell’uva di Verla di Giovo, un appuntamento consolidato nel tempo per salutare l’arrivo dell’autunno e della tanto attesa vendemmia.
La festa di Verla è l’occasione per mettere in vetrina l’intera Valle di Cembra che alla coltivazione dell’uva deve il suo look particolare, fatto di terrazzi, muriccioli e pergole disegnante sugli aspri e soleggiati pendii discendenti verso l’Avisio.
Lo spirito che anima tutta la Festa dell’uva, è il trasporto emotivo, partecipazione e divertimento.
Il momento più atteso della manifestazione è la sfilata per le vie del centro storico di un coloratissimo corteo composto di bande e gruppi folcloristici, che raggiunge la sua massima espressione artistica con l’arrivo dei carri allegorici, sorprendenti lavori, realizzati con tecniche diverse che interpretano l’uva attraverso allegorie di colori, suoni, immagini e grandi emozioni.
I gruppi partecipanti sono per la maggior parte formati da giovani che non sono mossi esclusivamente dalla competizione della sfilata ma soprattutto dall’amicizia che li lega e dall‘obbiettivo comune di trovarsi assieme per creare opere che di anno in anno diano maggior vigore alla manifestazione.
Per la 56ª edizione erano cinque i carri allegorici che hanno affrontato la passerella ed il giudizio del pubblico e giuria.
Protagonista è la fantasia, stimolata dal grande amore per l’uva il frutto simbolo della valle, che ha spaziato in tutti i campi prendendo ispirazione dalla scienza, al sacrificio del vino, alla storia fino ad arrivare alle civiltà extraterrestri, incantando il pubblico presente alla visione di gigantesche opere inedite.
Di seguito i carri in ordine di sfilata
Carro N. 1 «La scienza e conoscenza nella magia del vino» del Gruppo «Le Cantinele»
Il vino frutto di duro lavoro del contadino, è da sempre simbolo della nostra valle e rappresenta parte importante della nostra storia.
Carro N. 2 «Sacrificio del vino» del Gruppo «Codome e Giaguari»
Vi era un tempo in cui il sangue, lacrime e paura traboccavano e sgorgavano da queste mura del Castello.
Carro N. 3 «…Tutto quadra» del Gruppo «Le Bariques»
Un giocatore, un enigma da risolvere. Per uscirne vittoriosi, è indispensabile riuscire a far quadrare tutti i pezzi facendo si che l’ordine prevalga su ogni cosa.
Carro N. 4 «Missione vitale» del Gruppo «Pro…Sechi»
Siamo soli nell’universo o esistono altre civiltà extraterrestri? L’umanità ha sempre scrutato il cielo e si è sempre chiesta se è solo essa l’unica specie vivente del cosmo…
Carro N. 5 «Pensiero divino» del Gruppo «Skankenadi»
«I pensieri buoni sono come i vini buoni vanno dove soffia il vento si radunano in ogni tempo tra gli uomini buoni che li coltivano».
I carri vincitori della 56ª edizione
Primo classificato il carro N. 2 «Sacrificio del vino»
Secondo classificato il carro N. 3 «Tutto quadra»
Terzo classificato il carro N. 4 «Missione Vitale»
Nadia Clementi
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