Blu Falcon vince la «Cento remake» del lago di Garda

La barca più ammirata è stata il 40 metri quadri tedesco «Unforgettable Fire»


Foto Renzo Domini-Archivio CVG.
 
«Blu Falcon», scafo di fine anni ’60, vince la «Centomiglia Classica», il remake promosso dal Circolo Vela Gargnano, inserita negli eventi di «Sognando Olympia».
Il Falcon, carena firmata dal progettista sebino Daniele Buizza, ha vinto anche la seconda prova del «Remake», gara caratterizzata da un buon Pelèr sui 14-16 nodi e onda.
Su Blu Falcon il ruolo di timoniere era affidato a Gian Carlo Ballarini, l’equipaggio completato da Alberto Rossari (ex campione italiano delle Star come prodiere del leggendario Flavio Scala), Lorenzo Rizzardi (storico armatore dei libera gardesani e di Coppa America), Duilio Zane e l’armatore e restauratore dello scafo stesso, Mario Bibbo Dominici (Circolo Vela Gargnano).
Secondo sul traguardo di gara 2 e nella classifica finale si è piazzata la Star Stela, carena firmata dal cantiere Lillia del lago di Como, condotto da Paolo e Fabiano Bertelli, figlio e padre portacolori del Circolo Vela di Toscolano-Maderno.
 
Terzo chiude Septembre, altro Falcon, gemello del vincitore, con i fratelli Santo e Pippo Fasoli (Cv Gargnano).
In quarta posizione si colloca Shebe una bellissima Rennjollen tedesca, condotta dal suo stesso armatore Mauro Massa (Nc Moniga).
Seguono il Requin francese Lily Marlene, il Mousse di Plastivela Silvana e il Ligthing Horizon.
La barca più ammirata è stata il 40 metri quadri tedesco «Unforgettable Fire» di Nikolaus Mayer, da qualche anno ormeggiato nel porticciolo lacustre della Canottieri Garda di Salò.
Un 40 Mq che vinse la Centomiglia fu, nel 1977, quello condotto dai fratelli bavaresi Fricke, mentre «Argo V» raggranellò una serie infinita di secondi posti.
A terra si è festeggiato il Galeotto (che si presentava con il Gran Pavese), barca che ora fa parte, grazie ai fratelli Magrograssi, della flotta del Circolo Vela Gargnano.
Il Galeotto ha ricordato i suoi 86 anni di attività agonistica. La sua lunga carriera iniziò, infatti, il 6 luglio del 1930 durante la gara dei Bragozzi di Riva del Garda, quando vennero ammesse anche la barche non da trasporto.
Tra queste c’era Galeotto portato dal comandante rivano Bortolo Cretti e che si impose fin da subito nella Categoria Cutter.
 In origine si chiamava Sirius e faceva parte della flotta austro-ungherese.
 
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