Cantina sociale di Mori Colli Zugna, gli indagati sono sette

L’ipotesi di reato è infamante: frode in commercio e contraffazione alimentare

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Gli indagati dell’inchiesta alla Cantina sociale di Mori Colli Zugna (nella foto) sono sette, dei quali uno è veneto.
Cercando di capire che cosa sia successo, la nostra redazione è arrivata a ricostruire i fatti così come li riportiamo di seguito.
Precisiamo che non siamo in grado di verificare punto per punto questa versione, ma le persone che abbiamo ascoltato godono della nostra stima.
 
Lo scorso mese di luglio, al momento di fare l’inventario della Cantina sociale di Mori Colli Zugna, emergeva che mancavano qualcosa come 2.000 ettolitri di vino.
Non conosciamo l’origine di questo ammanco - anche se qualche idea ce l'abbiamo - ma anziché fare un verbale che avrebbe portato a una sanzione amministrativa dai 300 ai 600 euro, i responsabili avrebbero preso la decisione che ha generato l'odierna inchiesta.
Insomma, per pareggiare i conti sarebbe stato deciso di immettere acqua nei tini per portare i livelli in coerenza con i numeri dell’inventario.
Successivamente, nel giro di qualche mese, i rapporti tra il direttore e il CdA si sono deteriorati al punto che il 3 novembre scorso il direttore è stato licenziato. Va da sé che il direttore non ha accettato il licenziamento e ha attivato le vie legali per ottenere giustizia.
Subito si sono formate due fazioni. Da una parte chi sosteneva il direttore e dall’altra i detrattori. Insomma una buona scusa per rimettere in discussione le cariche amministrative.
 
Comunque sia, la notizia dell’annacquamento del vino è andata fuori controllo, per cui l’inchiesta è doverosamente partita dalla Procura della Repubblica di Rovereto nelle ipotesi di reato di «frode in commercio e contraffazione alimentare». 
Ipotesi infamanti per l’intero mondo del vino trentino: questo è l'unico dato tristemente certo.
Al termine dell’inchiesta sapremo se la nostra versione dei fatti corrisponda al vero o meno, ma temiamo che le cose siano andate proprio così.
Nel registro degli indagati sono finiti i vertici della Cantina sociale di Mori Colli Zugna.
Il Consiglio di Amministrazione della Cantina, come abbiamo scritto nell’articolo precedente, si è dimesso e la Federazione con ogni probabilità nominerà un Commissario.
 
Quello che emerge come paradosso macroscopico è che nell’elenco degli indagati ci sia anche l’ex direttore della Cantina, Germano Faes.
Faes è stato direttore della cantina sociale per 40 anni. Nel 2011 è andato in pensione.
Dopo che il 3 novembre è stato licenziato il direttore, il CdA ha chiesto a Faes di tornare in azienda per svolgere funzioni di direttore in attesa della nomina del nuovo.
Una scelta di buon senso, che Faes ha accettato con contratto datato 9 novembre 2017
Poi è scattata l’inchiesta e nell’elenco degli indagati è stato inserito anche lui…

G. de Mozzi