Obama/ 2 – Vittoria e sconfitta degli Americani

Barack Hussein Obama completerà il giro di boa del cambiamento?

La vittoria di Obama per qualcuno era scontata, per altri sul filo di lana.
Tutti sapevamo che avrebbe vinto ma, forse per un inevitabile senso di scaramanzia, non l’abbiamo detto.
Oggi che è stato riconfermato, però, ci sembra ovvio.
Ma la domanda è se Obama sia stato (e quindi lo sia per altri quattro anni) un grande presidente.
 
Il nostro parere è che Obama si sia trovato a combattere in casa più che nel resto del mondo.
La situazione da lui ereditata da Bush era davvero insostenibile. Guerre aperte su troppi fronti, una crisi economica che si rigenera grazie a continue sgradevoli sorprese, un parlamento in mano all’opposizione.
 
Quest’ultimo è stato il punto più pesante della sua amministrazione. Se non ha portato a termine le promesse fatte agli americani è stato perché il Parlamento gliele ha bocciate o quantomeno fatte sudare.
Resta un mistero sul motivo per cui un numero così alto di Americani non voglia l’assistenza sanitaria… Un Europeo non lo capirà mai, ma è proprio per questo che il resto del Mondo occidentale teneva per lui.
 
Indubbiamente è stato un presidente importante almeno quanto è stata potente l’opposizione che lo voleva sconfiggere.
Questo perché esistono due Americhe, quella ancorata al passato, dove la conquista del West è ancora nelle mani dei più forti, e quella che guarda al futuro, dove la soglia minima del benessere deve essere garantita a tutti.
 
Ecco perché queste elezioni per il rinnovo del mandato sono state feroci come quelle di fine mandato.
Obama è un presidente che ha vinto per un pugno di voti, ma era doveroso concedergli di tentare di concludere il giro di boa che sta tentando di fare alla superpotenza americana.
 
GdM