Metti una sera al PalaGhiaccio, da fisioterapista – Di Nadia Clementi
La dottoressa Elisa Borella ci ha raccontato quanto sia appagante lavorare per le principesse dei ghiacci dell’Universiade
In occasione delle Universiade di pattinaggio, la dott.ssa Elisa Borella (foto in basso) è stata convocata d'urgenza in supporto allo staff medico presso il PalaGhiaccio di Trento.
Per noi ha accettato di raccontare questa sua importante esperienza professionale.
Dott.ssa Elisa Borella in che modo è stata contattata per le Universiadi di pattinaggio?
«Queste universiadi mi hanno colta all'improvviso e in modo inaspettato.
«Alcuni giorni fa pensavo alla nostra città, di solito molto pacata, ma per fortuna in questo splendido dicembre ricca di eventi. Il MUSE riscuote successo, i mercatini di Natale, Santa Lucia, piazza Duomo che accoglie gli spettacoli…
«E fin qui nulla di straordinario. Fino a quando giovedì scorso ricevo una telefonata.
«Era quasi sera, le 19 circa, ero ancora nel mio ambulatorio con l'ultimo paziente, quando una mia collega mi chiama per un’urgenza.
«Avevano bisogno di una fisioterapista al Palaghiaccio di Trento per alcune atleti pattinatori.
«Mi mettono in contatto con una responsabile, la gentilissima Sig.ra Giulia, che chiedeva la presenza immediata di un fisioterapista, in quanto alcune squadre estere non lo avevano nel loro staff ma lo cercavano qui sul posto.
«Non avevo nessun'altra informazione; se si trattasse di trauma, edema, contusione, blocco articolare o contrattura muscolare o nulla.»
Cosa ha trovato sul posto?
«Mi sono subito resa conto dell’importanza e dell’attenta organizzazione che ruota attorno a questo evento: numerosi controlli, ritiro documenti vari pass per accedere un'area protetta in un clima un po’ frenetico.
«Conosco finalmente queste atlete, provenienti dalla Spagna e dall'Estonia. Erano tranquille.
«Ma in effetti avevano importanti contratture muscolari a tutta la colonna sia al tratto cervico dorsale che lombare.»
Perché vanno seguite attentamente da una fisioterapista professionista?
«Per praticare questa disciplina sportiva, assumono spesso posture non sempre corrette. Ma in questi casi il dolore muscolare è inevitabile, dovuto soprattutto agli allenamenti ripetuti di questi giorni, con il carico di lavoro muscolare in procinto di una gara che aumenta in modo esponenziale.
«Poi si aggiunge la tensione emotiva da prestazione .
«Bisogna assolutamente riabilitare e quindi togliere (in questo caso con la terapia manuale) tutte le contrazioni muscolari e quindi il dolore, per poi rendere le fibre muscolari libere da consentire nuovamente un gesto atletico completo, fluido e di conseguenza pronto a subire un nuovo carico di lavoro.»
Commenti questa sua nuova esperienza dietro le quinte con grandi atlete?
«È stata un'esperienza direi semplice ma gratificante. Poter togliere il dolore e tensione muscolare e vedere queste atlete contente, non c'è lavoro più appagante.
«Sono ragazze giovani e impegnate, che vogliono fare la differenza, piene di passione per lo sport affiancato allo studio. Belle persone davvero.»
Nadia Clementi - [email protected]
Elisa Borella - [email protected]
Elisa Borella - Dottoressa in Fisioterapia
Ambulatorio: P.le Europa, 7 – 38123 – TRENTO
www.fisioterapiaborella.it - +39 0461 91.36.27 - +39 340 38.66.878
Foto Giacomelli