Il 13 ottobre il comandante Volpi compie i suoi primi 100 anni

Domenica 12 all’aeroporto Caproni di Trento la grande festa e il volo sulla città dell’eroe centenario, il più vecchio pilota abilitato al mondo

«Comandante, è venuto a festeggiare i suoi primi cent’anni?»
Lo abbiamo accolto così oggi quando si è presentato alla conferenza stampa per la presentazione delle iniziative che Trento, il Trentino e l’Italia hanno voluto organizzare per lui che compie i suoi primi – appunto – cent’anni, con un titolo che probabilmente nessun altro ha mai potuto vantare: il brevetto da pilota valido alla sua fantastica età.
«I primi cent’anni? – Ha risposto. – Non male… non male»
E difatti nel corso della conferenza stampa ha più volte precisato che si trattava dei suoi primi cent’anni.
D’altronde, una cosa si può dire del comandante Volpi: nella sua vita ha sempre avuto la fortuna di essere al momento giusto nel posto giusto.
Finì alla migliore scuola aeronautica militare d’Italia, a Ferrara (comandata nientemeno che da Italo Balbo), poté scegliere il tipo di aereo (preferì il bombardiere solo perché gli consentiva di volare per ore), partecipò alle più importanti battaglie riportando sempre la vita a casa (senza carburante, in fiamme, sforacchiato, ma l’aereo l’ha sempre riportato alla base).
In Russia, il suo comandante di squadriglia invitava lui a bucare le nuvole per trovare la colonna della Wehrmacht da rifornire (la trovava sempre, quando il rischio era di trovarne una russa...). Atterravano, scaricavano i rifornimenti e via.
È stato uno degli ultimi ad atterrare a Stalingrado nel corso della più terribile battaglia della campagna di Russia.
Ora è lì, in conferenza stampa. Parla dei suoi tempi, dei colleghi, dei suoi amici. Che oggi non ci sono più: è l’ultimo eroe rimasto.
E noi eravamo lì ad ammirare quest'uomo dallo sguardo d'aquila, l'unico al mondo che a questa età possono estrarre dal taschino della propria giacca di aviatore una licenza di volo attiva: l'ultimo rinnovo è di quest'anno, dell'8 maggio, e con quella il comandante potrà continuare a volare fino al 30 aprile 2016, quando avrà ormai già imboccato il suo secondo secolo di vita.

 
 
Domenica prossima, 12 ottobre, vigilia del suo «centesimo compleanno tra le nuvole», l'Aeroporto Gianni Caproni di Trento, con il Museo dell'Aeronautica e l'intero sistema aeronautico trentino gli dedicheranno una giornata storica, ricca di eventi e attrazioni, invitando tutti i trentini a festeggiarlo.
Star della giornata, tra i molti velivoli, storici e non, che saranno esposti nell'area parking dell'aeroporto, un C27J SPARTAN, aereo da trasporto tattico impiegato durante la seconda guerra mondiale, prestato per l'occasione dall'Aeronautica militare italiana, che arriverà in volo da Pisa pilotato da due piloti trentini della 46esima aerobrigata.
 
«Quasi 500 persone (492 per l'esattezza, tanti quanti sono coloro che vivono, lavorano e di addestrano a volare presso l'Aeroporto Caproni) hanno collaborato – ha spiegato Roberto Sani, membro del comitato organizzatore dei festeggiamenti – alla preparazione della giornata di domenica.
«È da qualche anno – ha detto l'amministratore unico, da poco nominato, della Caproni SpA Davide Leonardi – che festeggiamo nel giorno del suo compleanno il comandante Francesco Volpi, e questo perché è il padre di questo aeroporto, avendo collaborato alla sua progettazione e costruzione, e di quella cultura del volo sportivo che è sbocciata a partire dagli anni '60.»
 

 
Francesco Volpi, uomo simbolo del movimento aeronautico locale, è però un patrimonio di tutto il Trentino, un territorio che con il cielo, le nuvole e le cime delle montagne ha saputo sviluppare un connubio e un'amicizia particolare, fatta sì di tanta passione ma soprattutto di competenze e alta professionalità.
Ne sono oggi testimoni lo stesso aeroporto Caproni - definito un piccolo gioiello - l'altissimo livello operativo e la qualità del Nucleo Elicotteri, punta avanzata dell'elisoccorso a livello nazionale, la presenza di diverse imprese del settore aeronautico, associazioni (alla conferenza stampa era presente anche il vicepresidente dell'Associazione Arma Aeronautica, Dario Largher) e scuole di volo.
Per non dimenticare il Museo dell'Aeronautica - rappresentato dalla direttrice Neva Capra, - una realtà museale unica in Italia, che può vantare molti velivoli originali e che domenica, tra l'altro «Giornata nazionale delle famiglie», sarà visitabile gratuitamente.
Presenze e attività in gran parte delle quali Francesco Volpi ha lasciato il segno: un apporto fondamentale il suo, che Volpi riassume semplicemente dicendo «qualcosa per l'aviazione trentina ho fatto!»
 
Quel «qualcosa» è riassunto nel libro «Più forte, più in alto. Storia di un pioniere del volo trentino» di Valentina Musumeci, che sarà ufficialmente presentato domenica, e motiva anche il conferimento a Volpi, annunciato dall'assessore Gilmozzi, da parte della Provincia dell'Aquila di San Venceslao, onorificenza che domenica gli sarà consegnata dal presidente Ugo Rossi.
Il momento più emozionante della festa di domenica sarà l'incontro con il pubblico (oggi una gustosa anticipazione al Caproni) del comandante Francesco Volpi, ma ancor più il volo che il pilota centenario effettuerà, alle 11.30, sulla città di Trento.
I cancelli dell'aeroporto Caproni si apriranno domenica alle ore 9: ad attirare il pubblico non solo l'esposizione statica dei velivoli, il museo (con una serie di attività, visite guidate, giochi e laboratori rivolti alle famiglie e ai bambini in particolare) e l'incontro con Volpi, ma anche la possibilità di conoscere da vicino, attraverso desk informativi, le scuole e i club di volo che operano presso l'aeroporto di Mattarello. 

L'aereo di sfondo è il Gobbo Maledetto, l'aereo di Volpi. Quello in foto l'ha trovato lui in Libano e l'ha fatto trasportare a Trento dall'Aeronautica Militare.