Il progetto «MESCH» al Museo della Guerra di Rovereto
Anche a novembre prosegue nella sezione artiglierie la sperimentazione del progetto europeo di interazione tra visitatori, oggetti esposti e informazioni digitali
Prosegue anche a novembre (martedì 3, il 6-7-8 e dal 10 al 14 con apertura dalle ore 10 alle 18) nelle Artiglierie del Museo della Guerra di Rovereto (sezione che con novembre solitamente chiude al pubblico), la sperimentazione di MESCH, progetto europeo di interazione tra visitatori, oggetti esposti e informazioni digitali.
L’obiettivo del progetto è quello di far sperimentare ai visitatori dei dispositivi interattivi (smart objects) che connettono la dimensione fisica degli oggetti esposti con il patrimonio di informazioni disponibili negli archivi digitali.
I dispositivi presenti nella sezione Artiglierie offrono contenuti sulla storia di forte Pozzacchio nel corso della Prima guerra mondiale e la sua relazione con la comunità locale.
Il Progetto MESCH (acronimo di incontri materiali con il patrimonio culturale digitale) è stato ideato da Daniela Petrelli, professore ordinario alla Sheffield Hallam University, in Gran Bretagna, insieme ad un gruppo di collaboratori distribuiti in 6 nazioni europee.
Petrelli, informatica di origini piemontesi che in passato ha lavorato a quello che era l’Irst di Povo a Trento (ora Fbk), è coordinatrice del progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Settimo programma quadro della Comunità europea per l’accesso alle risorse culturali.
Fanno parte del Progetto Mesch 12 partner tra università, aziende, istituzioni culturali e musei: università di Sheffield Hallam, università di Limerick (Irlanda), Waag Society (Olanda), università di Strathclyde a Glasgow (Gran Bretagna), Fondazione DEN (Olanda), università di Stoccarda (Germania), università Carlos III di Madrid (Spagna), università di Amsterdam/Allard Pierson Museum (Olanda), Museon (Olanda). Per l’Italia fanno parte del Progetto la Fondazione Bruno Kessler, il Museo della Guerra e lo spin-off eCTRL Solutions.
In queste settimane sono decine le persone che hanno accolto l’invito del Museo della Guerra a partecipare attivamente alla sperimentazione fornendo le proprie impressioni e considerazioni.
Il percorso di visita all’interno della sezione Artiglierie dura tra i 30 e i 45 minuti.
Un ricercatore osserva da lontano i movimenti e le interazioni del pubblico con i dispositivi; al termine del percorso i visitatori sono invitati a compilare un questionario e a partecipare ad un’intervista.
La sperimentazione ha lo scopo di raccogliere informazioni sull’efficacia delle tecnologie adottate e sul comportamento dei visitatori.
Per farsi un’idea di come funziona il progetto si può consultare il sito del museo (www.museodellaguerra.it , tel.0464 438100) dove è possibile anche guardare un breve video di presentazione.