Incidente mortale in cantiere: «Fare chiarezza subito»
La Fillea Cgil denuncia la troppa insicurezza che c'è ancora nell’edilizia
Nel riquadro riportiamo la nota inviata dalla CGIL in relazione all’incidente sul lavoro che è cpostato la vita a un operaio a Rovereto.
Morire sul lavoro è un fatto gravissimo, che nonostante i proclami e lo sconcerto continua ad accadere. La troppa insicurezza non è dovuta, però, ad una assenza di norme, ma soprattutto ai ritmi di lavoro, sempre più stringenti. Fillea Cgil del Trentino esprime piena solidarietà alla famiglia della vittima, chiede che si faccia piena luce sulla cause che hanno portato a questo ennesimo incidente e si individuino eventuali responsabilità. «Quanto è successo oggi sul cantiere dell’ospedale di Rovereto, dove ha perso la vita un operaio serbo di 39 anni lascia sgomenti e profondamente amareggiati. «Gli elementi noti fino a questo momento non ci permettono di escludere che sia stata una tragica fatalità. «Quel che certo che i ritmi di lavoro sempre più compressi, imposti dal ricorso ad appalti e subappalti al massimo ribasso determinano una situazione di sempre maggiore insicurezza. «Purtroppo non si tiene conto abbastanza del fatto che dietro ad un appalto affidato al massimo ribasso si nasconde la compressione del costo del lavoro che si ottiene solo in due modi o non pagando correttamente i lavoratori ovvero aumentando i ritmi e le ore di lavoro con conseguenze pesanti sulla sicurezza degli operai. Servono regole più stringenti su questo fronte, maggiori controlli e prevenzione.» |
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