La polizia danese uccide il presunto autore dell’attentato di ieri
Ma il terrore ha colpito ancora a Copenaghen: i terroristi hanno ucciso il guardiano di una sinagoga
Dopo averlo braccato per tutta la notte, la polizia di Copenaghen ha individuato il presunto terrorista che ieri ha fatto irruzione in un locale pubblico dove si svolgeva un dibattito sulla libertà di satira, uccidendo un persona.
L’uomo era stato bloccato nei pressi della stazione e non aveva scampo. Quindi ha reagito e la polizia non ha esitato a sparare, uccidendolo.
Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe agito da solo.
Il che è possibile, ma visto che stamattina si è verificato un altro fatto di sangue di matrice islamica, ci è difficile non pensare che sia in atto una serie di iniziative terroristiche.
La seconda sparatoria è avvenuta nei pressi di una sinagoga della capitale danese. Il guardiano è stato colpito alla testa ed è morto sul colpo. Nel conflitto a fuoco anche due poliziotti sono rimasti leggermente feriti.
L’alta rappresentante per la sicurezza europea, Federica Mogherini, ha condannato l’attentato ed espresso il proprio cordoglio ai familiari delle vittime.
Ovviamente era il minimo che doveva fare, visto che si tratta a tutti gli effetti di attentati all’Europa e non solo alla Danimarca. Vedremo cosa si intende fare per prevenire i prossimi attentati, che a quanto dicono gli stessi criminali dovrebbero susseguirsi.
Anche il presidente francese Hollande ha commentato gli attentati, dando la notizia che l’ambasciatore francese ieri era rimasto ferito, fortunatamente in maniera lieve.
Renzi ha pubblicato una nota sul sito di palazzo Chigi in cui esprime condanna e solidarietà:
«Desidero esprimere a Helle Thorning-Schmidt la totale solidarietà dell'Italia e del governo per l'attentato di oggi a Copenhagen. Facciamo nostri il dolore e la forza della Danimarca di fronte alla minaccia della violenza e dell'odio.»