Al Jazeera: «Il colonnello Gheddafi è andato in Venezuela»
Nessuna altra fonte conferma la notizia: verosimile, ma improbabile
Abbiamo appreso l'emittente araba Al
Jazeera ha diffuso la notizia che il colonnello Muammar Gheddafi
avrebbe lasciato la Libia e si sarebbe trasferito in Venezuela.
Nessun'altra fonte conferma la notizia, che peraltro si presenta
verosimile per via dei particolari rapporti di collaborazione
intessuti tra il dittatore libico e il presidente venezuelano Hugo
Chávez.
Altre fonti anzi annunciano che il colonnello domani parlerà alla
sua gente, il che contrasta nettamente con quanto diffuso dalla
emittente in lingua araba.
Ci attendevamo comunque uno scossone anche nei paesi con regimi più
duri di quelli che hanno scosso finora gli altri paesi del nord
Africa.
La Libia infatti è governata dal colonnello Gheddafi dal 1969, cioè
da quando innescò la rivoluzione del 1º settembre 1969 che
portò alla caduta della monarchia del re Idris.
Dopo la Tunisia, l'Algeria, l'Egitto e lo Yemen, dunque la
popolazione si è ribellata anche in Libia.
E, trattandosi di un regime forte, la repressione si è dimostrata
molto più sanguinosa che negli altri paesi nordafricani.
Finora sarebbero quasi 300 i morti causati dall'esercito e dalla
polizia, che stanno cercando di reprimere la rivolta nel
sangue.
Sono tuttavia molti gli stessi appartenenti a esercito e polizia
che sarebbero passati dalla parte della gente.
Stati Uniti ed Europa hanno più volte sollecitato il colonnello
Gheddafi a non usare la mano pesante nella repressione della
popolazione in rivolta, ma per tutta risposta Gheddafi aveva a sua
volta ammonito l'Europa che «se avesse continuato a sobillare i
Libici a ribellarsi a lui», avrebbe lasciato libertà agli emigranti
di passare il Mediterraneo e sbarcare in Europa.
L'Italia sarebbe dunque il primo stato che da questa pragmatica
decisione avrebbe dovuto sopportare gli effetti più drammatici.
Secondo Al Jazeera, in Libia sarebbero rimasti alcuni figli del
Colonnello, dei quali uno è considerato moderato e per questo
l'Occidente si augura che possa consentire un passaggio meno
drammatico dalla dittatura alla democrazia.
Comunque sia, c'è da aspettarsi una grande migrazione di massa
dalle sponde libiche, sia perché in loco non ci sono più forze in
grado di impedire alla gente di emigrare in Europa, sia perché
coloro che hanno finora appoggiato il regime cercheranno di
lasciare il Paese.
Non appena avremo altre novità, provvederemo a comunicarle.