UIL Trasporti critica il provvedimento tanto voluto dalla gente
«Omicidio Stradale, la sua introduzione rischia di freddare chi lavora sulle carreggiate»
Con il via libera al Decreto di legge di Stabilità 2016 sono diverse le norme introdotte che modificano il Codice della strada.
Quella che prevede l’introduzione del reato di omicidio stradale, pur nascendo da nobili intenti, può però penalizzare enormemente chi sulla strada ci lavora e, allo stato attuale, non sa come comportarsi nelle varie situazioni ambigue che, inevitabilmente, si vengono a creare.
Nell’ambito del trasporto extraurbano, in particolare, che da noi è caratterizzato dalla presenza di strade strette e tortuose affollate da turisti e motociclisti, non è raro incorrere in incidenti che coinvolgono un mezzo pubblico (largo e invadente per sua natura).
Talvolta non è facile capire di chi è la colpa e se prima, in caso di ambiguità, ci si poteva arrangiare con un semplice concorso di colpa, adesso in caso di decesso o prognosi superiore ai quaranta giorni ne va della patente e si finisce in galera.
Il fatto è che in ogni caso gli incidenti – incidentalmente – succedono e, se è vero che bisogna fare di tutto per evitarli, è anche vero che chi lavora ogni giorno sui mezzi pubblici è eccessivamente penalizzato di fronte alla prospettiva di perdere il lavoro e la patente per ben cinque anni.
Va certamente trovata una formula assicurativa che tuteli questi lavoratori, ma bisogna anche coinvolgere le aziende per stipulare accordi che prevedano la sistemazione degli sfortunati che incorrono in simili sventure affinché a esse non conseguano nuove tragedie.
La Uil Trasporti, peculiarmente vicina a chi lavora, a questo proposito si sta attivando per promuovere una campagna a livello nazionale.