«È bello vivere liberi!» di e con Marta Cuscunà
Ispirato alla storia della prima staffetta partigiana d'Italia, va in scena al Teatro Comunale di Pergine il 24 aprile ore 20.45 al Teatro di Pergine
È bello vivere liberi! è uno spettacolo per riappropriarsi della gioia, delle risate, delle speranze dei partigiani, perché non siano soffocate dalla retorica e dallo storicismo.
È uno spettacolo per riscoprire l'atmosfera vitale e vertiginosa di quel periodo della nostra storia in cui tutto sembrava possibile.
Per questo «È bello vivere liberi!» è dedicato a tutti quelli che l'antifascismo l'hanno studiato solo sui libri di scuola, perché anche per loro la Resistenza diventi «festa d'aprile!».
«È bello vivere liberi!»è l’ultima frase che Ondina Peteani ha scritto a poche settimane dalla morte, quando, in ospedale, il medico le chiese di scrivere, a occhi chiusi, la prima frase che le fosse venuta in mente. Ondina, allora, ha scritto quello che sentiva profondamente: amore per la libertà.
Lo spettacolo si ispira alla biografia di Ondina Peteani scritta dalla storica Anna Di Gianantonio. Ondina che, a soli 17 anni, si accende di un irrefrenabile bisogno di libertà e si scopre incapace di restare a guardare, cosciente e determinata ad agire per cambiare il proprio Paese.
Partecipa alla lotta antifascista nella Venezia Giulia, dove la Resistenza
inizia prima che nel resto d'Italia grazie alla collaborazione con i gruppi partigiani sloveni nati già nel 1941 per opporsi all'occupazione fascista dei territori Jugoslavi.
Il suo percorso inizia con le riunioni clandestine della scuola di comunismo dove, con straordinario anticipo, fioriscono anche i valori di emancipazione femminile e di parità tra uomo e donna.
A 18 anni, Ondina diventa staffetta partigiana e comincia ad affrontare le missioni più impensabili, perfino entrando a far parte di un commando speciale per l'eliminazione di un famigerato traditore: Blechi.
Ondina partecipa anche alla formazione della Brigata Proletaria, quando più di 1.500 operai, tutti insieme e ancora in tuta da lavoro, si avviano verso il Carso, per unirsi alle formazioni partigiane.
La sua vicenda però, è stravolta bruscamente nel '43 quando, appena diciannovenne, viene sprofondata nell'incubo della deportazione nazista.
Ma è proprio in questo drammatico momento che Ondina ritrova con ostinata consapevolezza l'unica risposta possibile: Resistenza! Perché è bello vivere liberi!
Ideazione, drammaturgia, regia e interpretazione Marta Cuscunà cura e promozione Centrale Fies co-produzione Operaestate Festival Veneto oggetti di scena Belinda De Vito luci e audio Marco Rogate disegno luci Claudio «Poldo» Parrino, foto Dido Fontana, Premio scenario per Ustica 2009.