Trento Baseball perde per manifesta all’8° inning

Il manager Castagnini si dimette dopo la sconfitta contro Crazy Sambonifacese

La valida di Jose Batista che fa entrare due punti per Trento.
 
In una domenica torrida, la formazione trentina perde a San Bonifacio per 14 a 4, all’ottavo inning.
Al termine della partita il manager Paolo Castagnini, all’ennesima sconfitta stagionale, ha presentato le dimissioni alla dirigenza trentina, che lunedì ha respinto, confermando fiducia al tecnico scaligero.
In realtà la squadra messa in campo si è comportata onorevolmente, rimanendo in partita per almeno 5 inning. Per la cronaca, lo schieramento iniziale conta sul lanciatore partente Francesco Merler, riceve Luca Bordoni, in prima base Mattia Zivelonghi, in seconda Domingo Capellan, in terza Alberto Galli, interbase Welligton Galvan, esterni Dimitri Baldini, Jose Batista e Leonardo Gianotti.
 
I lupi di Trento partono bene segnando subito un punto, grazie a 3 valide di Bordoni, Capellan e Merler, lasciando l’attacco a basi piene.
Il Crazy risponde con un paio di valide ma ben 4 punti, grazie ad un approccio molto aggressivo nella corsa sulle basi, mettendo molta pressione alla difesa trentina con provoca qualche errore di troppo.
Nel secondo inning, la bella valida di Gianotti non ha seguito perché viene colto rubando in prima base: stessa sorte subirà il battitore successivo Zivelonghi che vanifica addirittura un doppio.
Nella difesa del secondo inning, Merler cambia marcia e con solo 5 lanci esaurisce il turno degli avversari.
 

Francesco Merler, lanciatore partente del Trento Baseball.
 
Il terzo inning è sterile per entrambe le formazioni, come l’inizio del quarto per Trento: il Crazy invece inizia il suo turno d’attacco, beneficiando di una base gratis per battitore colpito, che poi segnerà il punto grazie ad un lancio pazzo.
È il segnale per il manager che il partente è alla frutta e fa scaldare il primo rilievo Alberto Dal Lago. Prima però c’è un turno in attacco che stavolta è positivo: inizia Gianotti con una valida, segue Bordoni che lo manda a punto con un altro singolo, Galvan prosegue con un doppio, attendendo il singolo di Batista che fa segnare entrambi.
 
Ora siamo 4 a 5 per il Crazy, ma con il turno in attacco ancora da disputare per i padroni di casa. Come anticipato, Dal Lago rileva Merler sul monte di lancio, impiegando però un po’ di tempo a carburare, concedendo 2 singoli e 4 punti che smorzano l’entusiasmo dei trentini per il temporaneo avvicinamento.
Tramortiti per la prestazione avversaria, nel sesto inning i lupi non concretizzano l’ennesima valida di Zivelonghi, ma per fortuna, in difesa, Dal Lago chiude subito la pratica dei 3 out, grazie all’attenta difesa.
 

Ottima partita per il prima base Mattia Zivelonghi, autore di due valide e difficili prese in difesa

Si va quindi al settimo inning al punteggio invariato di 4 a 9: Trento mette subito Bordoni in base, ma la successiva battuta di Galvan sfortunatamente incontra il guanto del terza base avversario che elimina pure il nostro Bordoni che, nel frattempo, stava arrivando nella stessa base.
La parte bassa dell’inning inizia bene per la difesa trentina con un K ed una presa al volo del nostro seconda base Capellan, ma due basi su ball concesse ed un battitore colpito, suggeriscono al manager l’ennesimo cambio sul monte di lancio. Entra quindi, per finire l’inning, Andrea Schwarz, che limita i danni con due punti subìti grazie ad una valida avversaria.

Ora siamo all’ottavo inning con il preoccupante punteggio di 4 a 11: è necessaria quindi una prova convincente in attacco, dove però si smorzano le ambizioni trentine, che non vanno oltre la prima base.
Per l’ottavo inning è chiamato a salvare il punteggio il closer Leonardo Gianotti, che rileva Schwarz sul monte di lancio, mentre all’esterno si posiziona Federico Bentivegna.
La Sambonifacese vuole chiudere la partita e ci riesce mettendo subito in difficoltà la difesa trentina con un singolo lungolinea; qualche lancio pazzo, errore della difesa e base su ball, consegnano i 3 punti necessari al Crazy per vincere la partita.

Sicuramente si sono viste belle giocate da parte dei lupi trentini, come l’out in tuffo della terza base Alberto Galli su una palla in foul; i giovani hanno alternato ottime cose, specialmente in battuta, ad errori dettati dall’inesperienza, come l’essere colti fuori dalle basi.
Forse la differenza tra le due formazioni è l’esperienza, che si acquisisce solamente giocando, e l’augurio che possiamo fare alla squadra trentina è quello di continuare a crescere e prima o poi i risultati arriveranno.

Foto di Christian Bert e testi di Luca Gianotti.