Ascanio Celestini arriva in Trentino con due appuntamenti
Mercoledì 31 gennaio sarà al Teatro di Meano con «Laika», mentre giovedì 1 febbraio porterà al Teatro comunale di Pergine la sua nuova produzione «Pueblo»
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Ascanio Celestini arriva in Trentino con una doppia data: Laika, la prima parte di una trilogia inaugurata a RomaEuropa Festival nel 2015, è pronta ad essere ospitata sul palco del Teatro di Meano mercoledì 31 gennaio 2018, seguita giovedì 1 febbraio 2018 al Teatro comunale di Pergine dalla seconda tappa, Pueblo.
Pueblo – che vedremo al Teatro comunale di Pergine giovedì 1 febbraio alle 20.45 – è la nuova produzione di Ascanio Celestini, l'artista, fra i più rappresentativi del teatro di narrazione, che ritorna negli stessi luoghi in cui palpitava la vita della sua precedente creazione, Laika (prevista per mercoledì 31 gennaio sempre alle 20.45 ma al Teatro di Meano): il bar, il luogo dove tutto accade; il supermercato, il luogo della fatica, come il marciapiede, la fabbrica; la periferia, intesa come margine del mondo, ma anche isola dove l’umanità è più forte, più viva e più visibile proprio perché nessuno guarda.
In Laika troviamo un Gesù improbabile che si confronta con i propri dubbi e le proprie paure. Vive chiuso in un appartamento di periferia e dalla finestra osserva il mondo circostante. Non vuole che entri nessuno nel suo appartamento, ma è molto interessato a ciò che accade fuori.
Un Cristo quindi che non è «vero Dio e vero uomo», ma un essere umanissimo fatto di carne, sangue e parole.
Non sappiamo se si tratta del figlio di Dio o di uno schizofrenico che crede di esserlo, ma se il creatore si incarnasse per redimere gli uomini condividendo la loro umanità, questa incarnazione non potrebbe non includere anche le paure e i dubbi del tempo presente.
In Pueblo Violetta è una giovane donna che lavora in un supermercato. Non le piace il lavoro che fa. Lavora alla cassa dove fatica anche ad alzarsi per andare al gabinetto.
Allora immagina di essere una regina e nella sua immaginazione anche il mondo che si trova fuori dal supermercato è un reame, pieno di gente interessante che lei incontra e che le racconta storie.
Una barbona che rimpiange un uomo al quale ha voluto molto bene, un africano, facchino in un grande magazzino.
E poi il padre di domenica, scomparso quando lei era molto piccola o uno zingaro che ha conosciuto quando era bambina, bambino anche lui, e che ha rincontrato da grande.
Tutti questi personaggi e le loro storie interagiscono, si incrociano, soprattutto attraverso un altro personaggio chiave del racconto: una ex prostituta proprietaria di un bar di periferia, di quelli con le slot machine, dove in qualche maniera tutti finiscono.
Queste le parole di Ascanio Celestini
«Pueblo» è la seconda parte di una trilogia che comincia con Laika. In entrambi i casi si tratta di vicende di personaggi che vivono ai margini della narrazione alla quale siamo abituati. Personaggi che non hanno alcun potere e spesso stentano a sopravvivere, ma si aspettano continuamente che il mondo gli mostrerà qualcosa di prodigioso.
«Ci credono talmente tanto che alla fine il prodigio accade. Ignorano il potere di Dio o degli eserciti. La loro forza e la loro debolezza sono la stessa cosa, per questo, pur essendo ai margini della società vorrei che riuscissero a rappresentarla per intero.
«Questo spero di provocare: che lo spettatore professionista borghese, il giovane laureato o lo studente che ancora vive coi genitori si identifichi in un barbone o in una prostituta rumena, non perché vive la stessa condizione sociale, ma la stessa condizione umana.»
Laika – Teatro di Meano, mercoledì 31 gennaio 2018 ore 20.45
Di Ascanio Celestini
Con Ascanio Celestini e Gianluca Casadei alla fisarmonica
Voce fuori campo Alba Rohrwacher
Produzione Fabbrica srl in coproduzione con RomaEuropa Festival 2015, Teatro Stabile dell’Umbria
Pueblo – Teatro comunale di Pergine, giovedì 1 febbraio 2018 ore 20.45
Di Ascanio Celestini
Con Ascanio Celestini, Gianluca Casadei
Suono Andrea Pesce