Master Shakespeare alla Bottega delle Arti a Trento

Approda al passaggio Teatro Osele sabato 15 alle 21 e domenica 16 alle 18, la produzione di Raumtram che è stato selezionato al Torino Fringe Festival 2018

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«Master Shakespeare», di Giulio Federico Janni e Mario Giorgi e con Giulio Federico Janni, è un monologo ironico, grottesco e commovente che attraversa l’intera opera di William Shakespeare grazie a un personaggio realmente esistito, Anew McMaster (1894-1962), l’ultimo dei grandi capocomici britannici mai apparso al cinema o in televisione.
Shakespeare interpreta la nostra stessa vita vissuta: dalla passione al tradimento, dal desiderio alla delusione, dall’omicidio alla generosità ogni più piccola emozione e azione umana è stata studiata, eviscerata, portata in scena in uno dei suoi drammi.
 
È questa la grandezza che rende immortale la poetica di quello che a ragione può essere definito ancora come il più autorevole drammaturgo della cultura occidentale.
Per questo le parole sono le stesse, quelle scritte tra il ’500 e il ’600, ma i personaggi tornano in vita nel tempo presente nell’intensa interpretazione di Giulio Federico Janni, attore di lungo corso che a sua volta calca le scene da anni diretto da grandi registi tra cui Alessandro Gassman, Raoul Ruiz, Piero Maccarinelli, Federico Tiezzi, Pino Quartullo, Walter Pagliaro.
 

 
In scena Giulio Federico Janni è il vecchio attore ormai prossimo a lasciare la scena, incapace di resistere alla prepotente ascesa del grande e piccolo schermo: la sua intera esistenza dedicata al Teatro non è stata altro che un passare da un palcoscenico al successivo, da una replica all’altra.
La povertà, la vita rocambolesca di tournée, i trionfi e i flop di una intera carriera vengono raccontati con leggerezza, amarezza e nostalgia dal più intimo McMaster, che vive solo nelle parole dei grandi personaggi che ha portato al pubblico per decenni.
 
Shakespeare, sembra dirci l’anziano capocomico, fa parte della nostra vita: ne interpreta i più grandi drammi, ne esaudisce i più inconfessabili desideri, ne svela i più raccapriccianti segreti.
È per questo che solo attraverso il suo dramma le emozioni traspaiono: solo con quelle parole, tanto impalpabili quanto gravi, si riesce a esprimere l’umanità.