«Aiutateci ad aiutare», mercatino di Natale – Di Daniela Larentis

Organizzato da Centro Auser Trento presso la Fondazione Caritro, resterà aperto dal 28 novembre al 5 dicembre 2017

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Il Centro Auser Trento organizzerà all’interno dei locali messi a disposizione dalla Fondazione Caritro, in Via Garibaldi n. 33, a Trento, dal 28 novembre al 5 dicembre 2017, un mercatino di Natale.
Il nome dell’evento, «Aiutateci ad aiutare 2017», trae ispirazione dal motto di Centro Auser.
Si tratta di una iniziativa patrocinata dalla Provincia e dal Comune di Trento, finalizzata a diffondere la conoscenza del ruolo svolto dall’Associazione e al reperimento di fondi necessari per incrementarne l’attività.
L’inaugurazione, congiuntamente a quella del mercatino gestito da Anfass, si terrà martedì 28 novembre 2017 ore 10.30, alla presenza delle autorità.
L’orario giornaliero di apertura sarà continuato, dalle ore 10.30 del mattino alle 18 pomeridiane.
Le volontarie e i volontari del Centro, con lo spirito collaborativo e la generosità che li contraddistinguono, garantiranno infatti la loro presenza per tutto il periodo di apertura.
 
Due parole sul Centro Auser Trento, il cui presidente è Edoardo Benuzzi e la cui responsabile delle relazioni esterne è Lucia Zanetti Vinante.
Auser Trento onlus è un’associazione di volontariato e di promozione sociale, la cui mission principale è quella di valorizzare il ruolo degli anziani nella società, migliorandone la qualità della vita e al contempo contrastare ogni forma di discriminazione sociale; è impegnata giornalmente, attraverso il prezioso aiuto dei volontari e una solida rete di relazioni, ad aiutare le persone anziane sole, sostenendole quotidianamente e consentendo loro di poter continuare a vivere nella propria casa.
Che cosa fanno questi volontari, in buona sostanza? Offrono servizi di accompagnamento alla persona in difficoltà, per esempio accompagnando l’anziano alle visite mediche, a recarsi alla posta piuttosto che in banca, a sottoporsi alle terapie, offrono inoltre tutta una serie di servizi come portare la spesa fino a casa, il disbrigo di pratiche amministrative, la raccolta delle provette dal domicilio fino al laboratorio di analisi, il servizio di consegna dei farmaci e altro. Molto altro.
Contribuiscono a migliorare la loro vita anche portando talvolta il semplice conforto che spesso, troppo spesso, nemmeno gli stessi figli riescono più a offrire loro.
 
Purtroppo, però, benché tutto il lavoro venga svolto dai volontari (i quali mettono a disposizione il loro tempo, le loro energie, il loro cuore), esistono delle spese che vengono ugualmente sostenute, come si potrà comprensibilmente intuire, ecco perché è così importante non solo riconoscere il grande valore sociale del loro operato, ma anche cercare di sostenerlo, attraverso l’adesione a iniziative come questa.
Aiutare i volontari ad aiutare gli anziani soli, attraverso l’acquisto di un regalo natalizio nel mercatino organizzato da Auser Trento, non sarà solo un gesto simbolico, sarà un aiuto concreto.
E in un’epoca come la nostra, di individualismo esasperato, anche un piccolo gesto diviene un grande gesto se paragonato all’insensibilità e all’egoismo che ci avvolge tutti.
Non è facile invecchiare, o meglio, non è facile invecchiare bene. Se da giovani la solitudine, talvolta, scava nell’anima spazi insospettabili, da anziani scava voragini che solo l’aiuto disinteressato dei volontari può in parte colmare, non dimentichiamo che la solidarietà non è solo una bella parola di cui riempirsi la bocca per far bella figura.
Dopotutto, ognuno di noi è destinato a invecchiare, chi non conoscerà questa stagione della vita sarà solo perché la vita stessa gli riserverà un differente destino. Anche questa, una considerazione che invita a riflettere.

Passare, in conclusione, da via Garibaldi per dare almeno un’occhiata e magari fare qualche buon acquisto non sarà una perdita di tempo e potrà soddisfare anche il visitatore più esigente.
Nel dare questa notizia, ci appelliamo dunque al buon cuore di ognuno, affinché le parole non restino parole e la solitudine si possa trasformare in gratitudine.
 
Daniela [email protected]