Padre Paolo Dall'Oglio sarebbe vivo, prigioniero dei jihadisti
La notizia si è diffusa dopo il rilascio dei giornalisti francesi dalla Siria – Nessuna conferma dalla Farnesina
Non è la prima volta che si diffonde una notizia sulla sorte di padre Paolo Dall’Oglio, misteriosamente rapito il 27 luglio 2013 nei pressi di Raqqa nella Siria settentrionale.
Ma stavolta i lati positivi sono due. Il primo è che la notizia si è sparsa l’indomani del rilascio dei giornalisti francesi finiti nelle mani dei miliziani qaedisti dell'Isis,
Il secondo è che la notizia è positiva. Cioè, contrariamente a quanto diffuso qualche mese fa dalla TV araba, sarebbe vivo e non morto.
Inoltre, i tempi così lunghi corrispondono alle usanze dei miliziani. Quindi il fatto che non se ne sappia nulla da un anno non è un segnale negativo a priori.
La Farnesina non conferma e non smentisce. E anche questo è un costume consolidato del nostro Ministero degli esteri. La riservatezza può essere preziosa in questi casi, ma ogni tanto sarebbe bene sapere qualcosa di ufficiale, fosse anche la conferma che non si sa niente.
Fatto sta che Padre Dall’Oglio sarebbe vivo e si troverebbe in una delle prigioni dello Stato Islamico nel nord della Siria. E non sarebbero comunque in corso trattative per la sua liberazione.
Dall'Oglio ha 59 anni, 30 dei quali trascorsi in Siria, dove ha fondato la comunità monastica di Mar Musa, a nord di Damasco.