Consiglio proivinciale e Scuole d’Arte indagano sul lavoro

Presentato da Dorigatti e dai dirigenti degli istituti d'arte il progetto che coinvolgerà per un anno 170 ragazzi

Erik Gadotti, Mirella Florian, Bruno Dorigatti e Paolo Rasera.
 
La Presidenza del Consiglio provinciale ha presentato questa mattina il percorso di riflessione e produzione artistica intitolato «Il nostro lavoro», che avrà per tema appunto il mondo del lavoro, dei mestieri e delle professioni, visto attraverso lo sguardo delle nuove generazioni trentine.
Stamattina accanto al presidente Bruno Dorigatti sedevano i dirigenti dei tre istituti scolastici coinvolti: Mirella Florian (Liceo artistico Scuola di Fassa), Paolo Rasera (Istituto delle Arti) ed Erik Gadotti (Istituto Pavoniano Artigianelli).
Il progetto si pone l’obiettivo di far riflettere le studentesse e gli studenti delle classi coinvolte, sul loro modo di vivere il lavoro, sulle speranze che vi ripongono, sulle problematiche riscontrate e che temono di incontrare nel loro futuro, nella consapevolezza che dare alle/ai giovani gli strumenti per «narrare» la loro esperienza, significa attrezzarli all’interpretazione di una realtà sempre più complessa e che spesso appare «senza voce».
 
Le tre scuole protagoniste attiveranno le loro classi terze e quarte, per un totale di circa 170 ragazzi, che nell’arco di un anno eseguiranno dapprima una ricerca storica sui modi della produzione e del lavoro, quindi - con diverse tecniche – una messe di elaborati artistici.
Seguirà un’accurata selezione delle opere, destinate a un’esposizione finale a palazzo Trentini – sede del Consiglio provinciale – dove le opere degli studenti saranno messe in rapporto con le narrazioni e le rappresentazioni del lavoro frutto invece dell’originalità di affermati artisti trentini del passato.
Il presidente Dorigatti ha spiegato che il percorso sarà articolato e vivrà diversi momenti.
Il primo sta nello spazio che anche quest’anno il Consiglio provinciale avrà dentro il prossimo Festival dell’Economia di Trento: sabato 30 maggio (alle 9.30) verrà proposto un incontro – a disposizione dell’intera cittadinanza, ma rivolto in particolare alle classi del progetto «Il nostro lavoro» – con alcuni protagonisti della scena culturale italiana, rappresentanti tre diverse generazioni.
Si tratta della regista Lina Wertmüller, del musicista Elio e dello scrittore Vanni Santoni.
Sarà un contributo originale al tema forte del festival – ha detto Dorigatti – ossia quello della mobilità sociale, così scarsa nella nostra società attardata dalla crisi economica.
 
Il presidente del Consiglio è tornato tra l’altro a dire che non sarà certo la compressione dei diritti a costruire ripresa.
Come al contrario hanno insegnato gli anni Settanta e il boom economico seguito a riforme legislative che rafforzarono le prerogative dei lavoratori.
Intervendo stamattina, la dirigente Mirella Florian ha spiegato che l’impegno dell’istituto fassano sarà affidato agli insegnanti Klaus Soraperra e Miriam Weber.
E ha rivolto un augurio ai ragazzi: di poter esprimere le proprie intime aspirazioni per la vita.
Il collega Paolo Rasera ha detto che il progetto voluto dalla Presidenza del Consiglio ha delle valenze molto interessanti: il collegamento anzitutto che istituisce tra istituzioni e mondo della scuola, la fiducia che vuole infondere nelle nuove generazioni, la collaborazione che prevede tra diversi istituti, non senza innescare una virtuosa competizione.
Per l’Istituto delle arti sarà il professor Massimo Parolini a coordinare in particolare gli studenti.
Il dirigente Erik Gadotti ha infine osservato che l’innovazione può venire dal basso e dalle nuove generazioni, è dalle loro idee e capacità che verrà fuori un nuovo modello di economia capace di andare oltre le difficoltà del mondo d’oggi.
All’istituto Artigianelli saranno al lavoro sul progetto Gloria Viganò e Marco Franceschini.