Progetto Occupazionale Bim Adige entro il mese di maggio

Oltre 3 milioni di euro in un progetto che punta all'occupazione attraverso inserimenti lavorativi per persone disoccupate e progettualità attive a favore della collettività

Oltre 3 milioni di euro di investimento in un progetto che punta all'occupazione attraverso inserimenti lavorativi per persone disoccupate e progettualità attive a favore della collettività.
Per il terzo anno consecutivo, il Consorzio dei Comuni del Bim dell’Adige, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, il Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale e l'Agenzia del Lavoro (SOVA), ha attivato un piano straordinario di sostegno all’occupazione, con l’obiettivo di impiegare cittadini disoccupati in attività di servizi o in interventi nel verde, di carattere sovracomunale.
Due gli ambiti di intervento: Interventi nel Verde (SCAU) e Attività di Servizi (INPS).
Fondamentale la collaborazione del BIM, oltre che con la Provincia autonoma di Trento e con l'Agenzia del Lavoro, con i 113 comuni trentini che hanno preso parte al progetto: un'adesione pressoché totale dei comuni consorziati che hanno deciso di investire nel progetto oltre 500.000 euro che si sommano ai 2,5 milioni messi a disposizione dallo stesso BIM, per un budget totale che supera i 3 milioni di euro.
 
Come già negli anni precedenti, il SOVA è stato individuato come struttura referente per tutti gli aspetti organizzativi e gestionali del progetto, in collaborazione con l'Agenzia del Lavoro.
Importante anche la sinergia con i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.
Il progetto è rivolto a tutti i cittadini maggiorenni, residenti in Trentino da almeno 36 mesi e in stato di disoccupazione all'atto di presentazione della domanda.
È stato fissato per il giorno 19 aprile entro le ore 13 il termine per presentare la domanda di iscrizione presso i Centri per l'Impiego dell'Agenzia del Lavoro.
L'obiettivo è quello di far partire tutti i progetti entro il mese di maggio 2019.
La durata dell’assunzione sarà, di regola, di 4 mesi e una settimana, ma qualora siano attivati particolari progetti per i quali emergano differenti necessità, a fronte di adeguate motivazioni, saranno possibili assunzioni di durate diverse, comunque non meno di 2 mesi e non più di 6 mesi con possibilità di ricorrere a contratti part time al 70%.
 
I disoccupati che hanno già presentato domanda per gli interventi dell'Azione 19/2019 (prima lista) non devono presentare la domanda perché saranno già inclusi nell’elenco dei disoccupati aventi diritto che i Centri per l’impiego invieranno ad ogni singolo Comune.
La selezione dei lavoratori dovrà essere effettuata da parte dei Comuni, prioritariamente attingendo alle liste del proprio Comune.
Gli interventi riguarderanno progetti di ambito territoriale sovracomunale, con ambiti corrispondenti agli ambiti di gestione associata sovracomunale.
Sarà un Referente d’Ambito assieme ad un tecnico SOVA ad individuare le attività nel «verde» e le attività nei «servizi», in modo da poter programmare il numero di lavoratori da assumere con contratto SCAU oppure con contratto INPS.
Per quanto riguarda gli Interventi nel Verde, i progetti riguarderanno prevalentemente opere di manutenzione ordinaria, «subito realizzabili» ovvero che non necessitano di particolari progettazioni e autorizzazioni che possano ritardare le tempistiche attuative: taglio erba, raccolta ramaglie, pulizia aree verdi, sistemazioni e riparazioni staccionate, riparazioni piccoli muretti, ecc.
 
Diverse le tipologie di attività nelle quali coinvolgere i lavoratori impiegati nelle Attività di Servizi: dai Servizi di supporto alla custodia e sorveglianza in strutture museali ai Servizi di cura e vigilanza in parchi pubblici, dai Servizi di cura, custodia e vigilanza ad impianti e attrezzature sportive ai Servizi sussidiari all'attività delle biblioteche ed alle iniziative culturali ad esse correlate, passando ai Servizi di cura, custodia, presidio e manutenzione di aree di particolare interesse storico, ambientale, turistico o culturale, i Servizi di custodia in centri sociali, educativi e/o culturali gestiti da Enti locali associazioni ad essi collegati, i Servizi di supporto ai centri visitatori di poli di attrazione naturalistica e/o faunistica autorizzati con finalità didattiche, divulgative e di studio, i Servizi di supporto alle attività di custodia e presidio anche in ambiti diversi da quelli museali, front office, gestione archivi e relative attività accessorie ed infine effettuazione di modeste attività di indagini, studi e ricerche nel campo ecologicoambientale, anche con riguardo al risparmio energetico, all’agricoltura e alle reti idriche.
 
Soddisfatti il presidente del Consorzio dei Comuni del Bim dell’Adige Donato Preti e i presidenti di vallata Armando Benedetti, Michele Bontempelli e Alberto Cappelletti: «Il Progetto Occupazionale ha impiegato 356 lavoratori nell'anno 2017 e 330 nel 2018. Puntiamo a superare le 200 unità nell'anno 2019. È bene ricordare che nei precedenti progetti oltre un terzo dei lavoratori coinvolti avevano un'età inferiore ai 35 anni, un dato significativo rispetto al problema dell'occupazione giovanile. Questo progetto, incentrato sul tema del lavoro, è mirato a creare un'occupazione attiva, in un'ottica di valorizzazione dei lavoratori impiegati in progetti a beneficio della collettività, una politica del lavoro “attiva” e non assistenzialistica, che sia di reale risposta ai bisogni delle comunità e al reinserimento lavorativo delle persone coinvolte.»