Gli occhi sono davvero lo specchio dell'anima? – Di Nadia Clementi

Ne parliamo con il dott. Gianni Nicolini, esperto in naturopatia, iridologia, biopranoterapia e riflessologia plantare

L’occhio ha sempre rappresentato un elemento importante sia dal punto di vista simbolico-religioso, che medico.
Esso veniva osservato per diagnosticare i problemi di salute, le carenze alimentari e le possibili predisposizioni a malattie tra le più varie.
L’approfondimento dell’analisi dell’iride si deve anche alle ricerche del medico Ignatz von Peczely e a quelle del Reverendo Nils Liljequist.
Von Peczely notò che un gufo, nel tentativo di fuggire si ruppe una zampa ed immediatamente si formò una macchia nell'iride in corrispondenza di un’area ben precisa.
A distanza di tempo notò un fenomeno simile in un'iride umana. Secondo i due, la colorazione dell’occhio e la sua morfologia rispecchiavano l’anatomia del corpo umano. Dopo non molto tempo i due ricercatori disegnarono una mappa iridologica simile pur non essendo a conoscenza l'uno del lavoro dell'altro.
L’iridologia, considerata una pesudo-scienza nonostante non sia riconosciuta dalla medicina tradizionale, si sta sempre più diffondendo e viene utilizzata spesso da chi non ama sottoporsi a esami medici e visite specialistiche, anche se alcuni la considerano ancora con un certo scetticismo ritenendola non attendibile e priva di fondamento scientifico.
Di cosa si tratta e di quanto sia attendibile ce lo spiega il dott. Gianni Nicolini nella seguente intervista, il quale ha presentato l'argomento in una delle serate organizzate dalla responsabile del punto di lettura di Terlago, Mara Duiella.

 Chi è il dott. Gianni Nicolini?
Dott. For. Gianni Nicolini, naturopata, iridologo, heilpraktiker.
Si laurea all’Università degli Studi di Padova nel 1974 in Scienze Forestali; compie tutto il suo percorso professionale nel campo dello studio della natura e dell’ecologia dirigendo fra l’altro il Centro di Ecologia Alpina (Ente di Ricerca Scientifica) ed il Servizio Parchi e Conservazione della Natura della Provincia Autonoma di Trento.
Si diploma e diventa Naturopata, Iridologo e Heilpraktiker, con il massimo dei voti e la lode, presso l’ Accademia Nazionale di Scienze Igienistiche Naturali G. Galilei, Scuola di Iridologia e Naturopatia Luigi Costacurta di Trento.

Dott. Gianni Nicolini come si è avvicinato all’iridologia?
«In tutto il mio percorso professionale e di vita sono sempre stato fortemente coinvolto nello studio dell’ecologia della natura e dell’ecologia umana, nel rispetto delle leggi biologiche che regolano la vita e con un approccio globale alla salute.
«Fra le molteplici metodologie naturali che studiano l’armonizzazione delle funzioni vitali della persona c’è un’arte, che è anche scienza, già conosciuta ai cinesi duemila anni prima di Cristo che è quella di determinare lo stato di salute esaminando l’iride.
«Quest’arte mi ha fortemente attratto sin dal primo sguardo, proprio come l’occhio può attrarre una persona suscitando particolari emozioni.»
 
Si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima: è un detto popolare o rappresentano un segno rilevatore dello stato psico-fisico della persona?
«Gli occhi sono lo specchio dell’anima, diceva Platone nel Fedro, nel senso che riflettono in maniera immediata le nostre emozioni, le nostre paure, le nostre sfumature emotive più intime, per vedere l’invisibile nel profondo dell’essere.
«Nell’iride, e nelle altre parti dell’occhio, ci sono tantissimi segni e colori e ciascuno di essi ha un suo specifico significato che può essere interpretato sul piano fisico, sul piano emotivo, sul piano psichico ed anche sul piano spirituale.»
 
Quali le sono le sue basi scientifiche dell’iridologia?
«Come scrive M. Dailakis, fondatore dell’Associazione Medica Ellenica di Iridologia, l’iride si trova in comunicazione con il sistema cerebro-spinale e simpatico, quindi ogni alterazione dell’equilibrio corporeo può esprimersi attraverso una dilatazione o costrizione dei vasi ciliari o attraverso una contrazione o un rilassamento dei muscoli iridei.
«Così si formano i segni sull’iride. Impulsi afferenti dei nervi autonomi provenienti dai vari organi giungono ai nuclei talamici anteriori del diencefalo che funzionano come area di immagazzinamento delle informazioni, queste vengono trasmesse all’ipotalamo e da lì ai muscoli, stroma e vasi sanguigni dell’iride dove stimolano i mutamenti topografici tissutali corrispondenti a mutamenti di specifici organi dovunque nel corpo.»
 
Come si svolge una visita iridologica? È invasiva o dolorosa?
«Né invasiva, né dolorosa. Si svolge attraverso un colloquio con la persona per capire lo stato generale di salute al fine di attivare le capacità di auto guarigione, la sua energia vitale.
«L’osservazione dell’iride avviene con diverse modalità: personalmente osservo l’iride dapprima con una lente da iridologo per raccogliere la prima importantissima impressione, subito dopo fotografo l’iride con fotocamera professionale collegata ad un computer che mi permette di ingrandire e di leggere l’immagine sulla mappa iridologica coinvolgendo la stessa persona che mi siede a fianco.»
 

 
È possibile utilizzare l’iridologia per rilevare patologie specifiche?
«L’iridologia pone l’attenzione sullo studio dell’iride posto in relazione alle malattie, determina le predisposizioni dell’uomo a contrarre determinate patologie, il grado di intossicazione e le reazioni a livello comportamentale, ci dice il grado di costituzione fisico-organica.
«Ci denuncia anzitempo l’evolversi di una manifestazione patologica, una possibile recettività del male; ci conferma l’origine d’esso e se è di indole ereditaria oppure se è stato acquisito nel corso dell’esistenza come ha scritto il pioniere dell’Iridologia in Italia Luigi Costacurta.
«È un formidabile strumento per conoscere quello che è successo, ciò che sta accadendo e prevenire in parte quanto potrà accadere. Non di fare diagnosi certa: quella la fa il medico.»
 
Quali disturbi svelano i colori dell’iride? È vero che le macchie presenti sull’iride rappresentano delle intossicazioni? Quali?
«La posizione in cui si trovano indica l'organo che sta soffrendo, di tipo energetico ma soprattutto di tipo tossinico, metabolico.
«Il colore arancione-beige miscelato con tonalità marroni (colore mattone) indica problemi pancreatici ed epatici, difficoltà di digestione; il giallo chiaro indica problemi all’apparato urinario- reni; il giallo opaco indica la tiroide; se il giallo è nella sclera (la parte bianca dell’occhio): depositi lipidici; il marrone da chiaro a scuro: fegato; se marrone scuro: vescica biliare e avanti di questo passo…»
 
È possibile individuare la formazione di un tumore attraverso l’osservazione dell’iride?
«Medici ricercatori in iridologia stanno da tempo lavorando su queste tematiche, sono stati presentati lavori ai congressi ma su questa patologia occorre andare molto ma molto cauti.
«Allo stato attuale, che io sappia, non ci sono dati esaustivi per riconoscere la presenza di tumore ma ci sono molti indizi (stile di vita, stile alimentare ecc.) per individuare la tendenza che possa insorgere.»
 
L’iride è lo specchio della nostra anima anche dal punto di vista psicologico?
«Si. Di questo se ne occupa l’iridologia psicologica attraverso il metodo di analisi della personalità dell’individuo e l’iridologia psicosomatica attraverso l’analisi comportamentale del carattere e con la ricerca dei traumi fisici e psichici.» 
 
Abbiamo compreso che il naturopata iridologo non fa diagnosi, perché questo è un atto medico, ma raccoglie tutti i dati necessari per impostare un percorso naturale di cura e di prevenzione, ci vuole spiegare quali sono le terapie alternative proposte?
«Attività dirette alla prevenzione primaria, all’educazione nell’ambito degli stili di vita, dell’alimentazione naturale e dell’igiene, degli impatti ambientali e delle sostanze nocive per la salute, utilizzo di integratori vegetali e di prodotti salutistici destinati a favorire le funzioni fisiologiche dell’organismo il tutto finalizzato all’attivazione e allo stimolo delle capacità di riequilibrio dell’individuo mediante l’armonizzazione delle funzioni vitali.
«Ovviamente è espressamente proibita la prescrizione di farmaci e di tutti i prodotti per i quali la legislazione prevede l’obbligo della ricettazione medica, o attività che sono proprie di altre figure professionali che operano nel campo della salute (omeopati, chiropratici, massaggiatori ecc. ).»
 
 

Qual è il rapporto fra l’iridologia e la medicina tradizionale?
«A differenza di molti paesi europei dove naturopati iridologi collaborano con i medici, ed il diploma in naturopatia è riconosciuto da organi collegiali medici, da noi c’è ancora molto da fare.
«In Russia l’iridologia è entrata come tecnica diagnostica negli ospedali, in Germania medici e Heilpraktiker (naturopati) collaborano strettamente fra loro nell’interesse generale della persona.
«Da noi, salvo un numero per fortuna sempre più numeroso di medici, c’è, quando va bene, indifferenza se non ostracismo. A livello legislativo un passo importante è stato fatto con la legge nazionale 4 gennaio 2013 e con alcune iniziative legislative regionali significative.
«Dunque la naturopatia (che include anche l’iridologia) è una disciplina che in Italia è ancora poco considerata dai medici e dal legislatore ma molto apprezzata dal pubblico.
«L’Unione Europea obbligherà anche il nostro Paese a valorizzare di più questa disciplina naturale.»
 
Perché scegliere l’iridologia?
«L’iridologia è un metodo rapido, innocuo, per individuare le tendenze, le predisposizioni, le aree di debolezza e di forza dell’individuo, va alla ricerca delle cause primarie o concause relative allo stato di malessere-disequilibrio della persona.
«L’iridologo è in grado di ottenere indicazioni preziose sulle possibili tendenze patologiche della persona e quindi sviluppare una strategia di prevenzione.
L’iride è un libro vivente, il libretto delle istruzioni per ottenere il miglior benessere possibile dando ordine e leggi naturali alla nostra esistenza.» 
 
Cosa pensa dei tradizionali consigli della «nonna»? Ne vuole consigliare uno che sia utile per tutti?
«La medicina naturale ha accompagnato l’uomo in tutta la sua storia: noi ci siamo coevoluti con le erbe e le piante, i minerali, gli animali e il nostro corpo riconosce ed accetta come propri, i principi attivi e gli elementi che provengono da questi regni.
«La medicina cinese, indiana, tibetana, egiziana, greca (con Ippocrate), la farmacopea popolare con le piante medicinali nell’orto secondo gli insegnamenti di Ildegarda di Bingen, hanno sempre fatto da riferimento per la nostra salute.»
 
Una ricetta?
«Beh, in questo periodo di freddo polare si rischia di prendersi un malanno, una bronchitella,una tosse, consiglio una tisana antibronchitica, bechica (contro la tosse) che potrebbe essere questa:

Ingredienti
Enula radice 30 gr.
Mirto foglie e fiori 25 gr.
Echinacea radice 30 gr.
Poligala radice 15 gr.
Procedimento
Mettere 60- 70 gr di questa miscela in 1 litro d'acqua, far bollire piano per 3 minuti, far riposare per 25 minuti, filtrare e bere con miele in 3-4 dosi durante il giorno, possibilmente a stomaco vuoto.»

Nadia Clementi - [email protected]
Gianni Nicolini - [email protected] – 335 8232175
www.curenaturali.jimdo.com