Incendiati e distrutti ad Arco tre ripetitori telefonici

Dure le reazioni dei politici locali, che ritengono che le cause siano di natura dolosa

Incendi si sono sviluppati in tre zone di Arco, distruggendo altrettanti ripetitori telefonici.
Sul posto i vigili del fuoco di Arco, Dro e dell’Alto Garda che hanno lavorato dalla notte fino alla mattinata per domare gli incendi e mettere in sicurezza la zona.
L’allarme era stato dato alle 3:35 e sul posto - in via Cavallo, via Gobbi e in località Caneve - si sono portati i pompieri che hanno domato le fiamme e messo in sicurezza l’area.

I danni sono stati ingenti e sono già stati effettuati sopralluoghi da parte dei tecnici.
I carabinieri di Arco, che hanno avviato le indagini per ricostruire quanto accaduto e non escludono alcuna ipotesi.
Non mancano invece le reazioni politiche ai fatti della scorsa notte, in particolare di Alessia Ambrosi, del Gruppo consiliare Fratelli d’Italia, che si ritiene più sicure dei Carabinieri sulle cause.

«Gli incendi nella notte ad Arco, che hanno riguardato tre torri di ripetitori telefonici in tre zone diverse del comune, sono chiaramente di natura dolosa.
«Anche se non vi è ancora certezza sulle responsabilità degli episodi, la matrice sembra quella insurrezionalista legata a ideologie definitivamente sconfitte dalla storia.
«Fratelli d’Italia si schiera sempre dalla parte della legalità, dell’ordine e del rispetto per il confronto democratico.
«Auspichiamo che gli autori di questi vili attentati siano prontamente identificati dalle Forze dell’Ordine e chiamati a rispondere delle proprie responsabilità per azioni che potevano avere conseguenze ben più drammatiche, evitate solo grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco.
«Intendiamo ringraziare il corpo dei Vigili del Fuoco per un’operazione durata diverse ore e resa particolarmente complessa e pericolosa per l’incolumità dei pompieri dalla presenza di batterie, cavi e dispositivi ad alta tensione.
«Esprimiamo infine vicinanza e solidarietà alla comunità di Arco certi che, grazie al lavoro delle Forze dell’Ordine, gli autori di questi atti vigliacchi e intimidatori saranno presto assicurati alla giustizia.»