L’orgoglio e i pregiudizi di Tiziana Ferrario – Di Luciana Grillo

Il Trentino Book Festival ha dedicato il pomeriggio del suo primo giorno al mondo delle donne

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Due giornaliste della TV che dialogano come vecchie amiche davanti ad una platea affollata e attentissima: Marilena Guerra, direttrice di Trentino Tv, e Tiziana Ferrario, giornalista Rai, inviata a New York, autrice di «Orgoglio e pregiudizi – Il risveglio delle donne ai tempi di Trump».
Il Trentino Book Festival ha dedicato il pomeriggio del suo primo giorno al mondo delle donne, alle violenze e agli oltraggi che subiscono, alle disparità salariali, alle diverse possibilità di carriere, e lo ha fatto attraverso le parole ferme di una giornalista che a New York ha vissuto il passaggio di presidenza da Obama a Trump e toccato con mano la reazione delle donne e degli uomini di fronte alle denunzie di violenza che da diversi ambienti si sono manifestate a partire da gennaio 2017.
Insieme, donne e uomini americani hanno gridato la loro rabbia, hanno sfilato contro il «modello Trump», si sono esposti senza timori… donne importanti, scienziate e professioniste, attrici e campionesse dello sport, giornaliste e donne comuni sono scese in campo, pronte ad entrare in politica per rendere migliore il mondo, per le loro figlie e le generazioni a venire.
 
Da questa corale adesione, è nato il movimento *meetoo; da questa inattesa manifestazione di sorellanza solidale sono derivate dimissioni e indagini giudiziarie per politici, finanzieri, attori e produttori cinematografici.
In Italia – ha detto la Ferrario – nulla! Silenzio, imbarazzo, come se fosse un pettegolezzo di cortile, non solo da parte degli uomini, ma anche da parte delle donne, che ancora una volta hanno dimostrato di non essere compatte, di non saper fare rete.
Marilena Guerra, particolarmente sensibile a queste tematiche come donna, come giornalista e come presidente di un’Associazione femminile che accompagna il TBF fin dalla nascita – il Soroptimist club di Trento – ha chiesto a Tiziana Ferrario cosa pensi delle opportunità negate alle donne (che dopo il parto, in 25.000 nel 2017 non sono tornate al lavoro!), delle disparità di trattamento.
 

 
«La parità – secondo la Ferrario – è una questione economica centrale. Le disparità salariali esistono in tutto il mondo, ad eccezione della Finlandia.
Non per niente Serena Williams ha dichiarato: Non ho avuto una vita e penso di non meritare di essere pagata meno solo per via del mio sesso.
«Bisogna darsi da fare, la stampa deve assumersi le sue responsabilità e dimostrare che esistono donne che «ce l’hanno fatta», raccontare vite di donne che hanno intrapreso con successo studi e carriere cosiddette maschili…
«E sarebbe bello poter leggere editoriali scritti da giornaliste! È necessario farsi spazio, e raggiungeremo la nostra meta quando avremo imparato tutte ad essere solidali.
«Certamente, qualche passo in avanti è stato fatto, ma ancora abbiamo tanta strada da percorrere, le famiglie devono saper educare le bambine, scegliere con attenzione i giocattoli e i libri da regalare…»
 
«Cosa si aspetta ora dal nuovo Governo? E dal sottosegretario uomo alle Pari Opportunità? – ha chiesto la Guerra. – «Che facciano, che si mettano all’opera, che svolgano i compiti per i quali sono stati eletti. Quanto al sottosegretario, vedremo, a volte i politici possono anche riservarci delle sorprese!»
Quando la Guerra le ha chiesto come sia vista l’Italia all’estero, la Ferrario ha risposto di getto che è un Paese amato, dove la qualità media della vita è buona, dove tante persone sanno essere creative e migliori di come in genere vengono rappresentate.
«Ora che sto percorrendo l’Italia in lungo e in largo per parlare di Orgoglio e pregiudizi, mi accorgo che siamo un popolo unito, creativo, capace; che amiamo la cultura e che anche in piccoli paesi si trovano persone come la libraia di Telese (Benevento) che offre un caffè a chi compra un libro scientifico per una bambina!»
La platea, formata da molte donne e alcuni uomini, ha applaudito convinta e poi… si è messa in fila per l’autografo sul libro.
 
Luciana Grillo - [email protected]