Bonfiglioli, nuovo sciopero per il contratto integrativo

La FIOM: «La proposta aziendale è ancora molto lontana dalle attese dei lavoratori»

I lavoratori della Bonfiglioli Mechatronic Research di Rovereto hanno incrociato le braccia dalle 13,30 alle 17,00 per chiedere un contratto integrativo aziendale.
Dopo lo sciopero dello scorso 20 novembre si è aperto un confronto col sindacato, ma le posizioni sono ancora molto distanti.
La richiesta dei lavoratori, per quanto riguarda la parte economica, è di un incremento salariale garantito, tenuto conto sia del fatto che il contratto nazionale dei metalmeccanici non registra incrementi salariali tangibili dal gennaio 2015, sia del fatto che Bonfiglioli non ha ancora nessuna contrattazione aziendale nello stabilimento di Rovereto.
Dunque i salari sono ben al di sotto sia di quelli delle altre aziende del gruppo sia di quasi tutte le altre aziende del territorio lagarino.
 
La direzione aziendale, a fronte di questa richiesta, ha avanzato la controproposta di istituire un Premio di Risultato variabile, stipulando un accordo che, sempre nelle intenzioni dell'azienda, dovrebbe valere per ben quattro anni.
I lavoratori, riunitisi venerdì scorso in assemblea per valutare la proposta dell’azienda, pur prendendo atto della disponibilità aziendale ad aprire finalmente un confronto sul piano economico e pur non escludendo la possibilità di trovare un'intesa su un Premio di Risultato variabile, hanno tuttavia ritenuto quanto messo sul piatto largamente insufficiente.
Bonfiglioli ha infatti proposto di istituire un Premio di Risultato variabile il cui importo massimo potrà essere di 1.100 Euro a regime, cioè nel 2022.
 
«Questo significa – dichiara Michele Guarda della Fiom – che se i parametri alla base del premio fossero raggiunti all'80 per cento, ossia se le cose andassero bene, i lavoratori si metterebbero in tasca circa 800 euro lordi, ma che andrebbero a sostituire una voce del Contratto Nazionale, l'Elemento Perequativo, che viene erogato nelle aziende prive di contrattazione aziendale e che ammonta a 500 euro.
«Quindi staremmo parlando di 300 euro lordi annui di aumento. Questo sempreché tutto vada per il meglio, e senza che si possa avanzare alcun'altra proposta per i prossimi 4 anni. Non ci siamo.»
 
Da qui la decisione di proclamare lo sciopero per sostenere la trattativa. Proseguirà, inoltre, lo stato di agitazione col blocco degli straordinari fino al raggiungimento di un accordo.