L’Egitto ha un nuovo presidente, è l'ex generale Abdel Fattah al Sisi
Come previsto ha avuto il 93% dei voti: da odiato repressore a salvatore della patria
Pare dunque che l’Egitto preferisca dotarsi di presidenti eletti in condizioni sempre singolari.
L'ex generale Abdel Fattah al Sisi, autore della cacciata del capo di Stato islamista Mohamed Morsi, ha vinto le presidenziali egiziane con una stragrande maggioranza, il 93%.
L’unico sfidante, Hamdine Sabbahi, con il solo 3% ha ammesso la sconfitta, ma ha mosso anche dei dubbi sui numeri reali dell’affluenza al voto. La percentuale ufficiale dice che è andato a votare il 47% degli aventi diritto.
Secondo gli osservatori europei, tuttavia, l’aspetto più positivo è che le elezioni si siano svolte in un clima caldo sì ma tutto sommato ma nel rispetto della legge.
Adesso la gente chiede che i militari tornino nelle caserme e che vengano riprese le normali attività civili.
L’Egitto ha bisogno di riforme e di tranquillità. Ha una soglia di povertà sul 40%, un’altissima disoccupazione, problemi di natura energetica, necessità di infrastrutture.
Ma soprattutto ha bisogno di riprendere in pieno il settore economico più importante, quello turistico. Il quale può farcela solo se il paese torna sicuro e tranquillo.