A Rovereto la grande serata dedicata a Merce Cunningham
Domani a Oriente Occidente Dance Festival in scena Cunningham Centennial Solos con una serata creata appositamente per Rovereto
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Grande omaggio al coreografo Merce Cunningham: domani a Oriente Occidente Dance Festival in scena Cunningham Centennial Solos con una serata creata appositamente per Rovereto grazie al Merce Cunningham Trust.
A Progetto Manifattura ritorna la danza acrobatica con i Sonics, mentre negli spazi del Mart prosegue la danza italiana con Matteo Levaggi nelle sale museali e Naturalis Labor nella struttura del peep show.
A segnare la penultima tappa dei Linguaggi invece l’incontro con Fabrice Olivier Dubosc.
Una serata omaggio a uno dei capitoli più significativi della storia della danza quella di domani a Oriente Occidente Dance Festival.
Il protagonista sarà il grande Merce Cunningham, coreografo più influente del ventesimo secolo, che rivoluzionando il modo di osservare la coreografia, facendo dello spazio scenico uno spazio democratico e lavorando sulla frammentazione di musica e movimento coesistenti nel medesimo spazio e tempo, ha segnato un vero prima e dopo nella storia della danza.
A distanza di anni dalla sua scomparsa, la danza di Merce Cunningham continua a vivere grazie al Merce Cunningham Trust, costituito nel 2000.
Già ideatore della versione londinese di Night of 100 Solos: A Centennial Event, serata di celebrazione dei cent’anni dalla nascita di Cunningham andata in scena il 16 aprile 2019 contemporaneamente anche a New York e Los Angeles, l’ex danzatore della compagnia di Cunningham Daniel Squire rende nuovamente tributo al Maestro con una serata appositamente pensata per Rovereto.
Cunningham Centennial Solos: Oriente Occidente Dance Festival, vede in scena nove danzatori dalla diversa provenienza e background che, attraverso diverse energie, varianti di dinamiche, inaspettati cambi di direzione e ricche articolazioni abbracciano più di cinquant’anni anni di danza del coreografo.
Un’esperienza unica che prenderà vita domani sul palco del Teatro Zandonai alle ore 20.30 e in replica alla stessa ora sabato.
Uno spettacolo adatto anche ai bambini è quello in programma domani a Progetto Manifattura alle ore 21.
A Rovereto arrivano i Sonics, compagnia di danza aerea acrobatica tra le più note a livello europeo e pioniera del genere nel nostro Paese.
Nata a Torino nel 2001 da un’idea di Alessandro Pietrolini e Ileana Prudente, la compagnia è arrivata a esibirsi anche in prestigiose occasioni come la chiusura dei Giochi Olimpici di Torino 2006 o l’Inaugurazione dello Stadio Olimpico di Kiev nell’ambito degli Europei di Calcio 2012.
Fanno tappa a Oriente Occidente con Osa, magico spettacolo in cui sei performer sospesi su una grande piramide di acciaio ribaltata, si cimenteranno in imprese acrobatiche mozzafiato.
Evoluzioni al trapezio, al cerchio, alle corde e al tessuto aereo: è così che i Sonics sconfiggono la gravità con una solida disciplina fisica e mentale che sfida limiti della gravità.
Nelle sale del Mart invece triplo appuntamento con Matteo Levaggi e il suo Over the Rainbow. Ispirando e inserendo la sua danza tra agli assemblaggi luminosi dell’artista Umberto Chiodi, Matteo Levaggi darà vita a un’installazione danzata di corpi dove oggetti e colori si intrecciano tra danza, scultura e arte.
Coinvolgendo alcuni giovani danzatori e danzatrici del Corso di Perfezionamento Professionale/Padova Danza e del Liceo Coreutico Bonporti di Trento, l’appuntamento con Over the Rainbow è alle ore 17 18 e 19 nella sala del secondo piano del Mart.
Sempre al Mart ma nella struttura del peep show installata nella piazza del Museo, domani in scena tre diverse performance firmate dalla compagnia Naturalis Labor.
Alle ore 17 sarà la volta di Plonter di Michal Mualem, seguirà alle ore 18 Paso Doble di Jorge Jakas e concluderà The Queen di Luciano Padovani alle 19. In una costante ricerca tra danza contemporanea, tango e nuovi linguaggi dell'arte i tre assoli verranno presentati in anteprima proprio a Rovereto.
Penultimo appuntamento per la rassegna Linguaggi, domani alle ore 18 presso la sala conferenze del Mart l’incontro con Fabrice Olivier Dubosc.
Di formazione psico-analitica, in Sognare la terra Dubosc analizza il concetto di crisi, da cui nessun aspetto della nostra vita quotidiana e presenza nel mondo è al riparo.
La parola, che ha costantemente segnato la nostra epoca, si inasprisce a causa dell’attuale emergenza economica, sociale e sanitaria.
Analizzando l’aumento delle disuguaglianze, le conseguenze psicologiche e sociali dell’isolamento, la medicalizzazione della vita e della morte e il rapporto tra salute e ambiente, Dubosc scomporrà il termine in tutti i suoi significati.