S.Messa in ricordo dei Caduti della battaglia di Plevlje
La battaglia avvenne il primo dicembre 1941 e vide coinvolti gli Alpini del Battaglione Trento nelle cui file militavano tanti uomini e ragazzi trentini
Sarà celebrata domani primo dicembre 2017 alle 18 presso il Tempio Civico di San Lorenzo a Trento la S. Messa nella ricorrenza della battaglia di Plevlje (Montenegro), dove morirono decine di soldati trentini.
Alla S. Messa parteciperà il Coro ANA Trento che accompagna la liturgia, alla quale sono invitate le autorità civili e militari.
All’inizio della celebrazione sarà letto un breve riassunto storico dei fatti, mentre la preghiera dell’Alpino come sempre sarà recitata prima della benedizione finale.
La S. Messa, celebrata dal cappellano militare mons. Mario Mucci è partecipata dagli Alpini con Gagliardetti dei Gruppi in particolare delle zone Destra e Sinistra Adige, dal Consiglio sezionale, dalla rappresentanza degli Ufficiali e Sottufficiali in servizio e dai Reduci della battaglia di Plevlje, purtroppo rimasti in pochissimi.
Nell’occasione verranno ricordati nominalmente i soci del Gruppo di Trento e con loro tutti i soci della sezione ANA Trento scomparsi, «andati avanti», nel corso dell’ultimo anno.
Al termine il Gruppo di Trento organizza un momento conviviale presso la sede di vicolo Benassuti.
La battaglia avvenuta il primo dicembre 1941 vide coinvolti gli Alpini del Battaglione Trento – Divisione Pusteria, nelle cui file militavano tanti uomini e ragazzi trentini.
Poco dopo l’una di notte l’esercito jugoslavo attaccò gli italiani, continuando per 16 ore. In 300 rimasero uccisi, compreso il Ten. Cappellano Padre Giuseppe Oliana da Roncone (Trento), frate cappuccino trovato alla fine del combattimento morto in ginocchio vicino ad un moribondo a cui cercava di dare conforto.
«Alpino, scrivi a lettere d'oro nel libro della tua vita la data del primo dicembre. In quel giorno abbiamo veramente combattuto per la vita e per la morte e si deve soltanto al tuo valore, alpino, se oggi non siamo tutti, generali e soldati, con le scarpe al sole.»