L’ex marito la picchia. Lo psichiatra le toglie i figli
Le testimonianze: lividi sulla schiena e buttata a terra mentre era incinta
Di seguito il comunicato che ci ha inviato il Comitato Cittadini per i Diritti Umani Onlus.
In merito alla vicenda di cui si era già occupata la cronaca locale, alcuni giorni fa si è tenuta l’ultima udienza del processo penale contro un uomo accusato di maltrattamenti.
Contrariamente a quanto sostenuto dalla difesa dell’ex marito, le testimonianze hanno delineato un quadro di violenze psicologiche e fisiche continue e invalidanti: richieste di riutilizzare le bustine del te usate, furiose filippiche solo per aver spostato degli oggetti, invalidazioni e offese, percosse fisiche con lividi sul corpo e sulle spalle e ricoveri al pronto soccorso, e in particolare un episodio in cui la donna è stata gettata a terra mentre era incinta, e in seguito portata al pronto soccorso da un’amica.
Eppure nel processo civile per la causa di separazione, lo psichiatra ha ritenuto che il padre fosse più idoneo ad accudire i figli ancora piccoli.
Ora la concordanza di testimonianze, compresa quella della rappresentante del Centro Antiviolenza di Trento, delinea sia la portata delle violenze che la personalità del padre.
La domanda che ci poniamo è: perché lo psichiatra che ha fatto la consulenza tecnica d’ufficio non ha indagato sulle violenze intra-familiari?
Dalla perizia risulta che, nonostante la mamma avesse riferito delle violenze, il consulente le abbia palesemente ignorate.
E recentemente i figli, che quando erano assegnati alla madre erano felici e sereni, manifestano dei disagi che richiederanno l’intervento del neuropsichiatra infantile per il più grande dei due.
Secondo il nostro Comitato Cittadini per i Diritti Umani, «È ora di porre un freno alla malagiustizia del processo civile in cui i giudici si affidano alle perizie di psicologi e psichiatri, senza istruttoria, senza sentire testimoni, senza avere quindi un quadro chiaro e globale.
«Ricordiamo anche il caso di alcuni anni fa delle bambine affidate al padre accusato di violenza sulla base di una perizia: attualmente le bambine vivono felicemente con la mamma.
«Siamo certi che, come nel caso precedente, alla fine la verità verrà a galla e che verrà fatta giustizia, ma nel frattempo due minori stanno soffrendo.
«Chi sanerà queste inutili sofferenze? Abbiamo già segnalato ripetutamente questa prassi e anche questo consulente, e attendiamo di essere convocati per un chiarimento.
«Facciamo appello al Presidente del Tribunale di Trento affinché intervenga per controllare i consulenti chiamati ad occuparsi dei minori, e a richiamare i suoi giudici affinché tornino ad essere dei periti dei periti.»
Comitato Cittadini per i Diritti Umani Onlus