Crisi Ucraina, le cose si stanno mettendo male

Pare che Putin voglia passare alla fase due: occupare l’intera Repubblica Ucraina

Come si sa, la riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’ONU non ha portato risultati, così come non li porterà la prossima riunione prevista a breve.
La crisi Ucraina, con l’occupazione delle repubbliche irredentiste filorusse, non significa ancora guerra, ma pare che nelle intenzioni di Putin ci sia un allargamento degli interessi militari su tutta l’Ucraina.
Secondo le informazioni fornite dai servizi segreti USA, Putin sta per aggredire l’Ucraina per riportarla sotto il controllo della Russia, come prima della caduta dell’URSS.
 
Nel suo discorso pronunciato alla Duma, il parlamento russo, Putin aveva ricordato che la storia della Russia aveva preso vita proprio da Kiev.
Questo non significava che volesse anche occupare militarmente l’Ucraina, ma se le informazioni dicono così, sembra probabile che non lo fermerà nessuno.
Quello che ci auguriamo è che il conflitto rimanga circoscritto. Ci spiace per gli ucraini, ma il mondo Occidentale deve evitare a tutti i costi una guerra su vasta scala. Oggi le guerre non hanno senso. Significano solo morti senza risultati.
 
Biden ha imposto immediatamente parecchie restrizioni contro la Russia, come le chiusure delle transazioni finanziarie e di altre attività essenziali per Mosca. In questa maniera ha colpito gli oligarchi, cioè i nuovi ricchi sorti con la fine dell’Unione Sovietica, che hanno miliardi e interessi un po’ in tutto il mondo. Non si tratta di obiettivi strategici, ma di un’azione volta a giocare sui fianchi di Putin.
 
L’Europa sta studiano misure appropriate, cercando di fare in modo che le conseguenze non siamo superiori ai benefici. Ricordiamo infatti che chiudere le transazioni con la Russia provoca gli stessi danni anche all’Europa.
Per non parlare del problema energia. La sola notizia delle operazioni militari ha fanno impennare i prezzi di gas e petrolio. Se Mosca volesse chiudere il gas, perderebbe un sacco di soldi, ma l’Europa si troverebbe a dover affrontare una crisi energetica come quella subita agli inizi degli anni 70.
 
Mosca ha promesso una risposta «forte e dolorosa» a risposta delle sanzioni che verranno decise da USA, GB e UE. Non è difficile immaginare di cosa stia parlando.
Insomma, si è innescato un pericolosissimo crescendo di intenti e minacce, tipiche di una imminente soluzione di guerra.
Confidiamo ancora nel buonsenso, anche se Putin ci sembra molto determinato.