Concluso domenica 10 il Tour Pasubio-Piccole Dolomiti

Una cinquantina di soci, giunti da Trentino, Veneto e Lombardia con auto d'epoca, sono partiti da Rovereto in carovana verso il Campo Trincerato di Matassone

>
Sebbene a distanza di un anno la situazione sanitaria per la pandemia da Covid-19 sia decisamente migliore di quella di un anno fa, a dispetto di quella politica e sociale che, invece, è decisamente scesa ai più bassi ed impensabili livelli etici e morali, sul tema dei diritti costituzionali per i quali i nostri padri, nonni e bisnonni hanno combattuto, dove tutti vengono sapientemente messi contro tutti (nel solco del dividi et impera degli antichi romani), domenica 10 ottobre, con il patrocinio della Comunità della Vallagarina e del Comune di Vallarsa, si è svolta la gita d’autunno in Trentino, denominata «Tour Pasubio-Piccole Dolomiti», sui luoghi della Grande Guerra.
Il bel gruppo di una cinquantina di soci, giunti con 27 auto storiche da Trentino, Veneto e Lombardia, si è ritrovato a Rovereto per la partenza in carovana verso il Campo Trincerato di Matassone.


 
Il sito era stato progettato dal Genio Militare austriaco come forte armato da cannoni, mortai, fucilerie e mitragliatrici, puntate verso il Regno d’Italia (oggi la vicina provincia di Vicenza), tuttavia, allo scoppio del conflitto, non essendo ancora stato ultimato, era stato velocemente convertito in un caposaldo, con articolato sistema di trincee, gallerie e postazioni di artiglieria.
Con l’avanzata italiana, a partire dal 24 maggio 1915, era stato facilmente conquistato / occupato e riconvertito nelle direzioni di tiro verso Rovereto.
 

 
La visita guidata con i soci dell’associazione Pasubio 100 Anni e il suo Presidente Lucio Angheben, alle trincee, alla Caverna Didattica e l’osservazione dei tre plastici sui quali sono state proiettate le fasi della guerra, hanno consentito ai partecipanti di comprendere nel dettaglio il contesto orografico e bellico in cui si trovavano, di fronte alle erte pendici del Monte Zugna da un lato e, del Monte Pasubio e del Monte Corno Battisti, dall'altro.
La ripartenza della carovana, attraversando i borghi della valle, fino alla successiva tappa al Bar Jolly e all’Officina Zendri di Anghebeni, per l’aperitivo, ha attenuato un po’ dell’angoscia accumulata calandosi nelle tristi vicende di un secolo fa, per poi ritornarvi nuovamente nel rendere omaggio ai caduti sepolti nel piccolo cimitero della Streva.
 

 
Anche qui, di notevole aiuto al rallegrar della compagnia, è stato il momento conviviale condito dai sapori del territorio, offerti dalla Pro Loco di Vallarsa, con Luca Campagna e Michele Zendri, unitamente al momento istituzionale con il Sindaco Luca Costa e l’Assessore al Turismo Matteo Rossaro.
L'evento, è stata l'occasione per coniare il logo «Alta Vallarsa», per veicolare l'immagine di luoghi immacolati dal punto di vista naturalistico e paesaggistico.
 

 
Alle 13.00, di nuovo a tavola, a passo Pian delle Fugazze, per degustare i prelibati piatti dello Chef Luca Costa al ristorante Al Passo, fino all’ultimo appuntamento della giornata costituito dalla visita al Sacrario del Pasubio (costruito nel 1926) e al Museo della 1ª Armata, chiusa con l'arrivederci all'anno prossimo nel tardo pomeriggio, il tutto, per una domenica culturale, tra storia ed enogastronomia del territorio, che è così trascorsa in piacevole compagnia, tra vecchi e nuovi amici.
«Lo stare insieme in un vincolo di solidarietà e di generosa operosità nel volontariato da parte di ognuno crea, in una comunità, un valore aggiunto insostituibile.»