Come funziona il soccorso sulle piste di sci? – Di Nadia Clementi
Ne ha parlato con Franco Bleggi, responsabile del corpo di soccorso piste Paganella
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Con l’arrivo della neve e l’affollamento delle stazioni sciistiche, è bene parlare dell’importanza del corpo di soccorso piste.
Un corpo speciale costituito da volontari pronti a intervenire in qualsiasi condizione, in tempi rapidissimi e soprattutto, pronti a dare tutto per salvare persone in pericolo di vita.
Possiamo semplicemente aggiungere che i volontari rappresentano un esempio di generosità che si unisce all’alta professionalità e a un profondo senso del dovere.
È noto che in montagna serve grande attenzione ma, nonostante i divieti e le regole comportamentali riguardanti la sicurezza, pare impossibile convincere la gente a essere più prudente. Ciò si rileva in questa stagione sulle piste da sci: teatro di incidenti più o meno gravi.
Per conoscere come si attivano gli interventi di emergenza e chi sono le persone che muovono, con dedizione totale e disinteressata in qualsiasi ora della giornata la macchina organizzativa di un soccorso lo abbiamo chiesto a Franco Bleggi, responsabile del corpo di soccorso piste Paganella (foto seguente).
Signor Bleggi, com’è strutturato il Soccorso piste Paganella?
«Il gruppo Soccorso piste Paganella è parte integrante dell’Associazione Croce Bianca Paganella che opera sull'altopiano della Paganella. Ha un Responsabile che è affiancato da un gruppo di lavoro di cinque persone. Ognuna si occupa di un settore specifico per la buona organizzazione e la gestione del Gruppo e del Servizio che si svolge sulle piste.»
Chi sono i volontari a disposizione e con quali competenze?
I Soccorritori sono sia Volontari della Croce Bianca Paganella sia persone esterne ad essa. Ci sono soccorritori sanitari, medici ed infermieri, e soccorritori non sanitari che sono formati e addestrati alla gestione dell'infortunato sulle piste da sci.
Che tipo di formazione professionale hanno i vostri operatori?
«Sono addestrati alla gestione di pazienti sia traumatizzati che colti da malore, secondo le normative provinciali e nazionali in termine di formazione a gruppi di popolazione o a Sanitari (IRC – PHTC).
«Oltre al Corso di formazione sanitaria obbligatorio, si organizzano esercitazioni sul campo, sia tecnico-alpinistiche che sanitarie, per aggiornare i Soccorritori sulle novità dei protocolli operativi (CISA – IKAR).»
Come si diventa volontari del soccorso piste ? Quali le modalità di iscrizione?
«Anzitutto si dà precedenza a coloro che sono già Soccorritori della Croce Bianca Paganella.
«Se qualcuno è interessato a conoscere e/o a far parte del gruppo soccorso piste può chiedere informazioni tramite e-mail al seguente indirizzo:
[email protected]. Il Responsabile del gruppo risponderà ai quesiti.
«Ovviamente bisogna essere maggiorenni.»
L’impegno e l’operato dei vostri volontari è davvero del tutto gratuito?
«Assolutamente sì.»
Quali sono gli interventi maggiormente richiesti?
«Soccorso a sciatori traumatizzati sulle piste da sci. Prevalgono i traumi minori quali: trauma distorsivo al ginocchio, traumi agli arti inferiori e superiori, lussazione di spalla, traumi cranici minori.
«Per fortuna i traumi gravi sono pochi. Vi sono anche richieste di aiuto per persone in difficoltà che chiedono di essere accompagnate a valle in sicurezza.»
Che cosa succede in caso di allarme per incidente sulla neve?
«L’allarme può giungere dalle persone, da un addetto all’impianto, o direttamente dalla Centrale operativa 118.
«Ci sono dei protocolli operativi ben precisi. Cerchiamo di capire cosa sia successo, l'entità della gravità e su quale pista è accaduto l'evento. Non sempre è possibile avere con certezza le notizie necessarie.
Come avviene il soccorso?
«Un soccorritore munito di zaino di soccorso si porta sul luogo in cui è avvenuto l'incidente sciistico.
«Raccolte le notizie necessarie e valutate le condizioni del ferito chiama con la radio i colleghi specificando le condizioni dell'infortunato e richiedendo altri soccorritori con i presidi sanitari di soccorso necessari.»
In che modo siete collegati con l’ospedale di Trento?
«Non siamo collegati con l'ospedale di Trento, ma con la Centrale Operativa Provinciale di Trentino Emergenza 118 (COP T.E. 118) componendo il numero dell'emergenza 1-1-8. Questo Servizio gestisce l'organizzazione dell'emergenza extraospedaliera.
«Ogni persona che deve chiedere soccorso per malore o per incidente, deve comporre il numero dell’emergenza 1-1-8.»
Spesso gli incidenti in montagna accadono per colpa della scarsa conoscenza delle norme di sicurezza. Che consigli vuole dare agli appassionati che si recano in montagna?
«È difficile dire fino a che punto prevale la non conoscenza delle norme di sicurezza o la scarsa conoscenza del territorio. I nostri pazienti sono eterogenei e provengono da molte realtà diverse sia per territorio che per cultura.
«Se mi è permesso offrire un consiglio alle persone che si recano in montagna, proporrei loro di consultare i bollettini meteo locali, ascoltare i suggerimenti del Corpo Nazionale del Soccorso alpino e delle persone o Associazioni che a vario titolo gestiscono la vita in montagna.
«Poiché chi si reca in montagna per trascorrere un periodo di sana spensieratezza, non pensa assolutamente a farsi male, eviti almeno le occasioni che possono indurre facilmente a questo status di disagio. La montagna non è nemica di nessuno, ha solo bisogno di essere conosciuta bene.»
Sicurezza sulle piste da sci: le regole d'oro da rispettare. Può rivolgere ai nostri lettori l’appello che ritiene più opportuno in materia di sicurezza?
«Come esiste il Codice della strada, esiste un codice comportamentale sulle piste da sci. Nei depliant illustrativi della stazione turistica o all’ingresso della ski area, molte volte sono elencate le Regole da rispettare. Non sono molte, ma sono importanti.
«Un’attenta lettura ci ricorda le regole da osservare sulle piste.
«Dobbiamo paragonare le piste da sci alle strade trafficate con tutto ciò che ne consegue: velocità moderata, precedenza a chi proviene da destra, distanza di sicurezza da chi scia davanti a te, attenzione agli incroci delle piste, rispetto della segnaletica posta a bordo pista, padronanza dello sci ovvero la capacità di sciare in sicurezza, imparare con un maestro di sci o di snow board, non affrontare piste classificate difficili o impegnative se non si possiede una buona padronanza della tecnica, ecc.»
Quali valutazioni ci può formulare per la stagione in corso?
«Per esperienza non è possibile formulare valutazioni o previsioni. L'augurio è che sempre più gente si possa divertire sulle piste e che sempre meno gente si infortuni.»
Il pensiero finale è in ricordo del suo collega recentemente scomparso?
«Purtroppo quest'anno è venuto a mancare un nostro validissimo amico e soccorritore Paolo Furlan. Ha avuto un incidente mentre si stava addestrando nelle acque del Mar Ligure come sommozzatore. Egli faceva parte di alcune associazioni di volontariato. Questo è la conferma del suo buon animo e del suo altruismo. Ci manca molto.»
Nadia Clementi – [email protected]
Franco Bleggi - http://www.crocebiancapaganella.it/soccorsopiste.html