Il comunicato di CGIL CISL UIL sull'assestamento di bilancio

«Bene l'esenzione dell'addizionale, ma quei soldi arriveranno solo nel 2023. Bisogna sostenere le famiglie adesso che il carovita sta deprimendo i consumi»

Era una richiesta delle organizzazioni sindacali fin da quando nel 2019 la Giunta Fugatti ridusse la platea degli esenti dai 20 ai 15mila euro lordi annui.
Per questo Cgil Cisl Uil, per bocca dei segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, accolgono positivamente l'intervento riparatorio del Governo provinciale.
«Finalmente il presidente Fugatti ha fatto dietrofront. Lo chiediamo da tre anni. Bene quindi estendere la platea delle persone esenti, magari rivedendone l'impianto sulla falsariga di quanto fa Bolzano da anni.
«Ma ricordiamo che questo intervento andava adottato prima, perché ora con tutta probabilità si applicherà solo a partire dal 2023 quando i contribuenti cominceranno a pagare l'addizionale sui redditi di quest'anno.
«E per le famiglie alle prese oggi col caro bollette servono interventi subito.»
 
I sindacati invitano inoltre la giunta a non fare il gioco delle tre carte.
«Dire che ci sono 200 milioni nuovi e freschi per le famiglie suona un po' come una presa in giro. 100 milioni per i contratti pubblici, in parte finanziati da risparmi, sono dovuti in forza del protocollo d'intesa con le nostre organizzazioni del 15 dicembre scorso e sono frutto della lotta dei lavoratori per il loro contratto.
«I 25 milioni per il bonus bollette sono stati annunciati a marzo di quest'anno e sono in gran parte ancora inutilizzati tanto che in tasca alle famiglie ne sono arrivati ben meno dei 10 milioni dichiarati dalla Giunta.
«Rispetto alla soglia di esenzione dell'addizionale fissata a 20mila euro, che a piazza Dante costava 24 milioni di euro fino al 2019, ora si dovrebbero aggiungere circa 15-20 milioni per arrivare a coprire la soglia dei 25mila euro.
«Questi in effetti potrebbero essere i soli nuovi stanziamenti aggiuntivi per le famiglie. Si può fare di più.»
 
Prima di fare valutazioni compiute però i sindacati vogliono poter leggere nel dettaglio la manovra.
Ma fin da ora rilanciano le proprie richieste per interventi immediati a sostegno delle famiglie alle prese con un'inflazione che in Trentino sfiora il 9%.
«Bisogna garantire un aiuto subito a partire dalle famiglie con figli come ha fatto Bolzano.
«Dobbiamo sostenere i consumi in questa fase in cui il caro vita riduce il potere d'acquisto. Per questo serve un mix di misure congiunturali e strutturali.
«La Giunta invece ha escluso quasi 15mila famiglie con figli minori dal bonus bollette.
«Se si voleva garantire davvero un aiuto a 70mila nuclei come annunciato a marzo, oggi siamo molto lontani da quell'obiettivo visto che sono solo 17mila le famiglie che fino ad oggi hanno ricevuto un aiuto.»